Antonio Mannino "l'Anti-eroe" papà di Etna Comics VIDEO

Antonio Mannino “l’Anti-eroe” papà di Etna Comics VIDEO

Catania capitale del fumetto grazie ad una manifestazione che fa sempre più proseliti. Dove nulla, assolutamente nulla, è lasciato al caso.
LA DOMENICA DI LIVESICILIA
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3 min di lettura

CATANIA – Con Antonio Mannino è stato un racconto a cuore aperto. Senza maschere (a proposito di fumetti) e con la consapevolezza di rappresentare un movimento che cresce sempre di più.
L’intervista con l’anima di Etna Comics.

Com’era Catania quando Antonio era ancora un giovane appassionato di fumetti?

Catania nel 1993/92, era una città stupenda, non aveva grosse pretese. C’era un risveglio commerciale, economico, importante, c’era la voglia di rivalsa, c’era la voglia di assomigliare di più alle capitali europee, Alla Milano da bere, alla Roma della movida. Io uscivo con la Vespa, con 10.000 lire mi ricordo che si mangiava la pizza, ci si vedeva, si metteva la benzina, prendevi la coca cola e compravi il pacchetto di sigarette da dieci.
Erano le prime sigarette che fumavo, ed era anche un modo per essere trasgressivi.[…] 
[…] Per molte cose si respirava un bel clima, anche musicale, con concerti pazzeschi, quello dei Rem ad esempio allo stadio Massimino, lo ricordiamo tutti: il 6 agosto 1995…
Mi ricordo che comprai il biglietto per questo concerto, però poi non me la senti di andare.
Il biglietto l’ho venduto perché è successo una cosa. Forse ho la fobia della confusione. Mi ricordo un momento in cui dissi tra me e me “Oggi ma lo vendo! Non ci voglio andare.” Che peccato! Quanto mi sono pentito di aver fatto questa cosa… Sarebbe stato stupendo poter raccontare di essere stato lì… […]

Qual’è il personaggio dei fumetti preferito da Antonio Mannino?

[…]Forse, probabilmente, Batman. Perché questo eroe non eroe, con superpoteri non veri, tutto frutto dell’intelligenza, forse un pò della ricchezza, ma soprattutto del l’astuzia, è quello che un po mi ispira, perché vuole salvare il mondo, ma al tempo stesso è anche un po egoista, un pò affettivo. […]

Com’era la vita di Antonio prima di Etnacomics?

La mia vita prima di iniziare la manifestazione di EtnaComics era una vita normalissima, anzi, devo dire che sono stato sempre molto fortunato, perché ho fatto sempre lavori che a me piacciono moltissimo. Io nasco come speaker radiofonico, ho lavorato praticamente in tutte le radio di Catania, poi nel 1996 mi trasferisco a Rimini perché volevo studiare economia del turismo. C’erano due università che facevano economia del turismo, una specie di economia e commercio, una ad Assisi e una a Rimini.
La scelta è caduta inevitabilmente su Rimini, che era una città a vocazione turistica estiva. […]In questa università si parlava di calcio, si parlava di tutto tranne che di materie. Però fu interessante perché comunque mi misi a studiare.
Nel frattempo lavoravo, lavoravo nelle radio anche lì, Radio Sabbia, Radio Icaro, Radio San Marino, RTV, la Radio di Stato della Repubblica di San Marino. Ho anche aperto un locale a Rimini, un locale per studenti che si chiamava CheShock, e fu preso di nome e di fatto questo nome… 

Avevo anche un locale qui a Catania, uno dei primi locali jazz che si sono aperti in città. Il City Gets, in piazza Scammacca, non esiste più da più di vent’anni. Poi ho cominciato a organizzare eventi. Mi sono trasferito qui a Catania nel 2004, ho aperto la mia agenzia di organizzazione eventi e in questo senso ho dato sfogo a tutta la mia creatività, anche se gli enti che organizzavo e che continua ancora ad organizzare sono eventi scientifici, quindi legati al mondo della medicina, legati al mondo della scienza, appunto…

Quindi sono sempre stato un organizzatore, ci ho sempre vissuto in questo ambito. 
Quando è stato il momento di far nascere EtnaComics, abbiamo  premuto sull’acceleratore della creatività… […]

Cosa significa, secondo te, Etnacomics per Catania oggi?

EtnaComics oggi rappresenta una pietra miliare della città,  è una manifestazione che pone la città di Catania al centro del mondo. È un momento in cui Catania diventa l’ombelico del mondo della cultura pop. Abbiamo gli occhi di tutto il mondo puntati addosso… […]

Le Ciminiere per gli americani sono dei posti da sogno. 
Loro, abituati a quei casermoni dei centri congressi, vedono il posto dove si svolge EtnaComics, come na cosa meravigliosa: Un’ex fabbrica di zolfo ristrutturata in stile steampunk,  oggettivamente un posto da sogno… […]


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