Appalti e soldi a Messina Denaro| Imprenditori arrestati e indagati - Live Sicilia

Appalti e soldi a Messina Denaro| Imprenditori arrestati e indagati

Blitz dei carabinieri di Trapani e del Ros a Castelvetrano. Funzionari comunali sotto accusa VIDEO

PALERMO – Credevano di poterla fare franca nella super controllata Castelvetrano. Si aggiudicarsi gli appalti pubblici e finanziare la latitanza di Matteo Messina Denaro. Un imprenditore è finito in manette assieme al suo faccendiere, altri quattro sono stati allontanati con una misura cautelare dalle proprie imprese, e due funzionari comunali raggiunti da un avviso di garanzia.

La città di Matteo Messina Denaro è scossa da un’inchiesta giudiziaria coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani e del Ros. Alcuni appalti pubblici banditi dal Comune sarebbero stati pilotati in favore dell’imprenditore Rosario Firenze, finito in carcere.

I domiciliari sono stati concessi al suo braccio destro, il geometra Salvatore Sciacca. Una parte dei soldi sarebbero nelle tasche dei familiari dell’imprendibile latitante. I reati contestati a vario titolo nell’inchiesta sono associazione mafiosa, fittizia intestazione di beni, turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di beni.

Firenze era stato interdetto tre anni fa dalla Prefettura, ma attraverso una rete di prestanome e due fratelli avrebbe continuato a gestire le aziende con cui si è aggiudicato commesse milionarie: dall’appalto per la fognatura ai lavori all’interno dell’ex autoparco comunale. Una parte del denaro, ha raccontato il pentito e cugino del latitante, Lorenzo Cimarosa, Firenze li consegnava a “Patrizia Messina Denaro, il compare della sorella di Matteo”. Adesso l’imprenditore è accusato di mafia dal procuratore aggiunto Teresa Principato e dai sostituti Maurizio Agnello, Francesco Grassi e Carlo Marzella. L’ordinanza, firmata dal giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello, traccia la mappa degli affari su cui sono ancora al lavoro i carabinieri del Comando provinciale di Trapani, guidati dal colonnello Stefano Russo.

*Aggiornamento 10.41
Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani stanno perquisendo gli uffici comunali di Castelvetrano nell’ambito dell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di Rosario Firenze, imprenditore edile, che sarebbe vicino al boss Matteo Messina Denaro, accusato di illeciti nella gestione degli appalti pubblici. Nell’indagine sono coinvolti anche due funzionari comunali, secondo gli inquirenti conniventi, ai quali sono stati notificati avvisi di garanzia.

“A seguito delle notizie di stampa sugli arresti di questa notte di imprenditori della mia città accusati di essere collusi con la mafia e aggiudicatari di lavori pubblici, il comune di Castelvetrano, assicura la massima disponibilità e collaborazione alle forze dell’ordine perché possano presto fare completa luce sui fatti oggetti dell’indagine”. Lo dice Felice Errante, sindaco di Castelvetrano, commentando l’operazione Ebano coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. “Un plauso – conclude Errante – va alla magistratura inquirente per il lavoro che porta avanti da anni anche nella nostra città per la estirpazione del cancro mafioso che ha mortificato per troppo tempo la nostra terra. Attendiamo di conoscere le contestazioni che vengono mosse ai dipendenti comunali circa un loro presunto coinvolgimento”.


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