Appello per il processo a Maniaci: la procura chiede di risentire i testimoni - Live Sicilia

Appello per il processo a Maniaci: la procura chiede di risentire i testimoni

Fu condannato per diffamazione e assolto dal reato di estorsione

PALERMO – Potrebbero essere risentiti i testi chiave dell’inchiesta che nel 2016 coinvolse Pino Maniaci, giornalista dell’emittente televisiva Telejato di Partinico che finì sotto inchiesta per estorsione e diffamazione.

In primo grado Maniaci venne assolto dal capo di imputazione dell’estorsione e condannato a un anno e 5 mesi per diffamazione. Adesso si è aperto il secondo grado del processo in seguito al ricorso della Procura di Palermo contro l’assoluzione per diffamazione, mentre Maniaci ha impugnato a sua volta la parte in cui è stato condannato.

La quarta sezione della Corte d’appello, presieduta da Luciana Caselli, si è riservata sulla richiesta avanzata dalla procura generale di risentire l’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, l’ex sindaco di Borgetto Gioacchino De Luca, l’allora portavoce di De Luca, Pino Panettino, e l’assessore di Borgetto Gioacchino Polizzi.

Secondo la Procura, che aveva chiesto 11 anni di carcere per Maniaci, le motivazioni del giudice di primo grado sarebbero state “lacunose, illogiche e contraddittorie”. La Procura sostiene che le intercettazioni renderebbero “piena evidenza della minaccia continua dell’agire di Giuseppe Maniaci”.

Il giornalista, secondo l’originaria accusa, avrebbe esercitato il suo potere mediatico facendo pressioni per ottenere regalie e soldi da vari esponenti politici. Per le estorsioni erano contestati episodi nei confronti dell’allora assessore Gioacchino Polizzi (tornato recentemente in carica) dell’ex sindaco di Borgetto Gioacchino De Luca e dell’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo.

“Vuoti probatori” e “incongruenze”: per questo motivo Pino Maniaci venne assolto dalle accuse di estorsione nel processo. Maniaci è difeso dall’avvocato Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino.


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