PALERMO – I lavoratori ex Aps tornano in piazza, anche se stavolta il teatro della protesta è il sagrato della Cattedrale di Palermo. Un centinaio di dipendenti ha inscenato un sit-in, con tanto di cartelli e striscioni, per chiedere il pagamento degli stipendi che è in ritardo di sei mesi. Amap sta ancora dialogando con la curatela e l’Ato per arrivare alla firma del passaggio ufficiale del servizio, ma nel frattempo i lavoratori chiedono risposte. In ballo ci sono oltre 6 milioni di euro, stanziati dalla Regione, che dovrebbero andare direttamente all’Ato, ma in questo caso serve un emendamento ad hoc nella finanziaria regionale in discussione all’Ars.
“Siamo fortemente preoccupati – dice Raffaele Loddo della Cisal – se i fondi non verranno erogati entro aprile, le somme non potranno più essere utilizzate. Oltre al danno, la beffa. I lavoratori continuano a garantire il servizio in condizioni precarie, è inammissibile che le risorse non siano state ancora utilizzate. L’Ato eroghi intanto le poche risorse a disposizione”. I sindacati hanno chiesto un incontro in Prefettura, oltre alla possibilità di posticipare il versamento dei contributi per pagare le mensilità.
