Armao: "Parlo con Berlusconi | Prima le idee, poi i nomi" - Live Sicilia

Armao: “Parlo con Berlusconi | Prima le idee, poi i nomi”

La presentazione del "Manifesto per il futuro della Sicilia" del movimento SicilianIndignati.

PALERMO – “I candidati vengono scelti dalle coalizioni. Ho sempre pensato che le idee venissero prima degli uomini. Quindi, chi sarà il candidato governatore è solo una delle questioni sul tavolo”. Non si sbilancia Gaetano Armao, “preferito” di Berlusconi nella corsa alla Presidenza della Regione siciliana, sulla possibilità di un ticket con Nello Musumeci, ipotesi che sta circolando prepotentemente in queste ultime ore dopo una presunta riappacificazione di Forza Italia con il deputato regionale catanese sostenuto già da Fdi e Noi con Salvini. “Io sono disponibile ad ogni ruolo, ma prima voglio capire se i nostri obiettivi sono condivisi anche dagli altri. In ogni caso preferisco essere gradito ai siciliani più che al ceto politico. Ci confronteremo sui programmi e vedremo”, ha detto a margine della tappa palermitana del tour dei #sicilianiIndignati il movimento a cui ha dato vita e che presenterà una lista nella coalizione di centrodestra per le prossime elezioni regionali.

“C’è un confronto prima programmatico e poi organizzativo – ha proseguito – Si parla tanto di persone, spero di poter parlare presto di programmi sui quali convergere. Ho sentito Berlusconi un paio di giorni fa. Sono in stretto contatto con lui, parliamo soprattutto di idee. Lui, come me, vuole parlare a quei siciliani che hanno visto il fallimento della fantasmagorica rivoluzione della sinistra e della nuotata di Grillo”. “Vogliamo dare voce alla Sicilia che vuole uscire da questa crisi in cui il centrosinistra ci ha fatto piombare – ha detto Armao. – Dobbiamo ripartire e ricostruire, guardando al mondo delle imprese e alle professioni. È questo il messaggio che voglio diffondere”.
Parlando della candidatura di Micari con il centrosinistra, Armao ha detto: “Non può che farmi piacere che una personalità dell’università e mio amico come Micari sia candidato a governatore per la sinistra. Questo contribuisce a rafforzare l’idea che la Sicilia cerca di mettere energie migliori per cambiare la situazione. Purtroppo penso che nonostante le sue capacità non potrà coprire le nefandezze del governo Crocetta”.

La sala dell’hotel Wagner, in pieno centro città, era gremita di sostenitori; presenti anche tanti giovani, molti dei quali hanno occupato il tavolo di solito riservato agli interlocutori: “Alcuni di loro sono stati miei studenti – ha voluto sottolineare l’ex assessore – oggi mi hanno dato una mano a stilare il manifesto e a dare il via a questa avventura”. E proprio il mondo dei giovani e l’autonomia della Sicilia sono i nodi centrali del manifesto presentato da Armao: “L’autogoverno e l’insularità della Sicilia costituiscono le vere opportunità per ripartire”, si legge sul documento distribuito a tutti i presenti e “sottoscritto online da più di otto mila persone”, sottolinea il leader dei #SicilianIndignati. Sbrurocratizzazione, creazione e implementazione delle infrastrutture, compreso il ponte di Messina, blocco dell’immigrazione “scriteriata”, puntare sulle start-up e sul “Made in Sicily”, valorizzazione del territorio e una fiscalità agevolata: su tutto questo vuole puntare Gaetano Armao “per ridare speranza” ai siciliani.

“Il debito dei siciliani in questi ultimi cinque anni è aumentato passando da 4 a 8 miliardi di euro. La Sicilia è tartassata dalle tasse. Come può attrarre imprenditori e lavoro? – ha detto Armao durante la presentazione del Manifesto. – A disincentivare gli investimenti – ha proseguito – è anche la burocrazia, per non parlare di incidenti e siccità. Dobbiamo dire basta all’immigrazione clandestina senza limiti. Non possiamo destinare i nostri alberghi all’ospitalità ai migranti. Se non invertiamo la tendenza, anche in termini di infrastrutture, la Sicilia diventerà un inferno”.

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