C’è l’ombra del voto di scambio dietro la vicenda che riguarda le procedure di assunzione nelle società partecipate della Regione? Il timore è stato trasferito, nero su bianco, in un esposto presentato alla Digos e al Prefetto di Palermo da parte dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.
A Livesicilia risulta che l’assessore abbia presentato una denuncia che mira a spingere le autorità a “vigilare” sui processi di fusione delle società a maggiore o totale partecipazione della Regione. In particolare, l’esposto indicherebbe alcune “anomalie” nell’iter che sta portando alla creazione della Servizi ausiliari Sicilia attraverso la fusione di Multiservizi e Biosphera.
E il problema sarebbe proprio lì. Nell’esposto, infatti, le situazioni “sospette” sono diverse e dipingono un quadro dal quale saltano fuori riunioni convocate ad hoc e in alcuni casi su temi che non sarebbero di competenza dell’assessore all’Economia, per creare, questo il senso dell’esposto, aspettative lavorative e di assunzione a poche settimane ormai dalle elezioni. I precari delle partecipate, insomma, come “bacino elettorale”. E la denuncia fa riferimento a politici (sia di maggioranza che di opposizione), e sindacalisti. A proposito di questi ultimi, nell’esposto ci sarebbe anche un passaggio riferito alle voci di possibili candidature di alcuni rappresentanti delle sigle sindacali che hanno seguito la vicenda Multiservizi. Una coincidenza, anche questa, sospetta. E non dimentichiamo che già nei giorni scorsi s’era assistito alle dimissioni-lampo nella nascente Sas del presidente del Cda Gianni Silvia, poi chiamato come capo di gabinetto di Raffaele Lombardo. Silvia, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe andato via proprio per le pressioni legate alla vicenda delle assunzioni e alle possibili conseguenze dei contenziosi in atto tra lavoratori e amministrazione regionale. Al suo posto, adesso alla guida della Sas c’è l’avvocato Giuseppe Di Stefano, considerato molto vicino al presidente della Commissione bilancio all’Ars e leader del Movimento popolare siciliano Riccardo Savona.
Insomma, la sostanza dell’esposto presentato al Prefetto e alla Digos è questa: politica e sindacati, a due mesi esatti dalle possibili elezioni, stanno sfruttando la precarietà di alcuni lavoratori per creare aspettative di stabilizzazione utili proprio in vista della tornata elettorale. Nella denuncia di Armao, insomma, non ci sono indicazioni di reati consumati. Ma certamente la creazione ad arte di un clima e di alcuni presupposti che potrebbero favorire il “voto di scambio”.