L'arresto del deputato Dario Safina, cosa succede ora all'Ars - Live Sicilia

L’arresto del deputato Dario Safina, cosa succede ora all’Ars

Scatta la legge Severino, verso la possibile surroga
L'INCHIESTA DI TRAPANI
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PALERMO – Cambio in vista nelle file del Partito democratico all’Ars in virtù dell’arresto del deputato Dario Safina per corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio. La misura cautelare decisa dal gip del tribunale di Trapani innesca, infatti, le procedure previste dalla legge Severino che stabilisce le cause di sospensione degli eletti in caso di misure di prevenzione. Al posto di Safina (la scheda del deputato) sbarcherebbe all’Ars il segretario provinciale del pd trapanese e sindaco di Salemi Domenico Venuti, primo dei non eletti nelle file dem in provincia alle ultime elezioni regionali.

La disputa Safina-Venuti

Tra i due c’era già stata una disputa legale: Venuti, che aveva perso la sfida interna ai dem per 143 voti di differenza, aveva fatto ricorso sostenendo l’ineleggibilità di Safina alla carica di deputato regionale ma il giudice aveva dato ragione al primo degli eletti. I destini dei due, adesso, tornano a incrociarsi in virtù della Severino.

Cosa prevede la legge Severino

A disciplinare il tutto è l’articolo 8 della legge: “Sospensione e decadenza di diritto per incandidabilità alle cariche regionali”. Sarà la cancelleria del tribunale di Trapani, o la segreteria del pubblico ministero, a comunicare, tramite il Commissario dello Stato, i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione del deputato. Viene data “immediata comunicazione al presidente del Consiglio dei ministri il quale – recita la norma -, sentiti il ministro per gli Affari regionali e il ministro dell’Interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione”. Quest’ultimo viene quindi trasmesso all’Ars che ne prende atto e sospende il parlamentare attivando le procedure che porteranno la commissione Verifica poteri ad esaminare la surroga e l’ingresso a Sala d’Ercole del sostituto. L’intera procedura, però, è subordinata alla permanenza delle esigenze cautelari per il deputato sospeso. Se queste dovessero rientrare, cesserebbe anche la sospensione di Safina.


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