Arriva il decreto di sospensione | Si scioglie il consiglio comunale - Live Sicilia

Arriva il decreto di sospensione | Si scioglie il consiglio comunale

Un epilogo ormai inevitabile.

RANDAZZO. Il Consiglio comunale di Randazzo è ufficialmente sospeso. È stato firmato ieri il decreto con cui il neo assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso ha disposto la sospensione dell’Assemblea consiliare del comune etneo. Un decreto il cui arrivo era ormai atteso dopo che il Consiglio, a fine settembre, aveva bocciato il consuntivo 2015, rimandando il previsionale 2016 a una seduta andata quasi deserta. Una mancata approvazione, quella dei due strumenti contabili, che aveva già comportato la nomina da parte della Regione di un commissario ad acta che aveva fissato in trenta giorni il termine entro cui adottare i due bilanci. Disattesa la scadenza, a fine ottobre era stato quindi il commissario, in sostituzione del Consiglio, ad approvare con proprie deliberazioni il rendiconto di gestione 2015 e il bilancio di previsione 2016.

Un’azione sostitutiva questa, come si legge nel decreto di sospensione, che “comporta l’applicazione delle sanzioni previste”, ossia scioglimento del Consiglio con sindaco e giunta che invece restano al proprio posto fino alla scadenza naturale, ormai questione di mesi, del loro mandato. Il decreto, intanto, ha dunque sancito la sospensione dell’Assemblea consiliare “nelle more della definizione della procedura di applicazione della sanzione dello scioglimento”, mentre “per la provvisoria gestione dell’organo” ad essere nominato è stato invece un Commissario Straordinario.

Appresa la notizia, l’ormai ex presidente del Consiglio, Nino Grillo, ha voluto affidare a una nota stampa il suo commento. “Con la firma del decreto D.A. 434 del 28/12/2017 – scrive – l’assessore Regionale agli Enti Locali Bernadette Felice Grasso, stacca definitivamente l’ossigeno al consiglio comunale di Randazzo, il tutto a distanza di due mesi dall’approvazione da parte del dott. Raitano dei due documenti contabili quali il Consuntivo 2015 e Preventivo 2016. Da Presidente del consiglio, quindi, con grande rammarico e patendolo come una disfatta comunico l’imminente decadenza del consiglio comunale. L’unica considerazione spontanea che sorge è il fallimento del nostro mandato elettorale ricevuto dagli elettori, perché noi consiglieri, espressione della volontà popolare, non siamo stati in grado di mettere da parte le beghe personali per il “bene comune”.


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