Ars c'è il calendario dei lavori | Ok alla legge sull'endometriosi - Live Sicilia

Ars c’è il calendario dei lavori | Ok alla legge sull’endometriosi

Lunedì le votazioni su Rendiconto e vicepresidente 

 

Il Parlamento regionale
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PALERMO – Il Rendiconto sarà votato lunedì. Quello stesso giorno sarà votato il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, dopo che la carica è stata lasciata senza titolare con le dimissioni di Giancarlo Cancelleri. La conferenza dei capigruppo ha deciso quale sarà il calendario dei lavori per l’approvazione dei documenti finanziari da varare entro la fine dell’anno. Intanto, oggi da Sala d’Ercole arriva l’ok a due disegni di legge. Uno si occupa di incompatibilità e l’altro del sostegno alle donne affette da endometriosi.

Il cronoprogramma è stato illustrato durante la seduta dell’aula dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Ancora a Palazzo dei Normanni non è arrivato l’assestamento di bilancio. Se, a stretto giro, dovesse essere trasmesso anche questo secondo disegno di legge allora anche questo iter seguirà il calendario del Rendiconto. La commissione Bilancio già domani inizierà a esaminare le proposte. Sabato mattina i ddl saranno incardinati e ci sarà tempo fino a domenica alle 14 per presentare gli emendamenti. Poi da lunedì mattina si passa al voto.

All’Ars è atteso anche il ddl per l’approvazione dell’esercizio provvisorio. L’autorizzazione a svolgere la spesa in dodicesimi però non può essere varata senza che sia presentato anche uno schema di legge di bilancio.

Intanto a Sala d’Ercole, dopo il testo sulle zone franche montane, oggi, è stata votata un’altra legge voto. La norma propone al parlamento nazionale di approvare una norma che inserisca l’incompatibilità a ricevere incarichi di vertice amministrativo nelle società partecipate per chi è stato destinatario di condanne per reati contro la pubblica amministrazione passata in giudicato. “Su questo tema – ha affermato Gianina Ciancio, deputata regionale del Movimento 5 Stelle – bisogna intervenire il prima possibile e oggi il parlamento siciliano, grazie alla spinta del M5S, ha fatto il primo passo. Siamo partiti dal caso Acoset – ha spiegato Ciancio – l’azienda privata partecipata che gestisce l’approvvigionamento idrico di 20 comuni etnei, alla cui direzione generale, nel gennaio del 2013 fu individuato un soggetto condannato per abuso d’ufficio e interdetto quindi dai pubblici uffici”.

Via libera anche a una legge per il sostegno alle donne affette da endometriosi, l’infiammazione all’utero che si manifesta tramite forti dolori e sofferenze intestinali. La legge si occupa di creare un osservatorio, di avviare azioni di promozione e di creare due poli, uno nella Sicilia occidentale, a Palermo, e uno in quella orientale, a Catania. I centri si occuperanno della diagnosi e della cura dell’endometriosi, della formazione del personale medico e di quello di assistenza e dei consultori familiari.

“L’approvazione delle legge – ha spiegato Luisa Lantieri, relatrice del ddl – è una vittoria per le donne perchè grazie agli interventi di prevenzione si può evitare che la malattia possa raggiungere stati cronici capaci di causare l’infertilità. Non a caso – ha proseguito la deputato – per la sensibilizzazione è stata scelta la giornata del marzo: un modo per proseguire la festa delle donne parlando della prevenzione e sensibilizzazione verso una malattia così particolare”.

“È un giorno importante per le donne e storico per chi soffre di endometriosi.– ha affermato il capogruppo di Italia Viva Nicola d’Agostino che pi ha proseguito: – Una malattia terribile e vigliacca che affligge e compromette la qualità della vita di centinaia di migliaia di siciliane che non hanno, fino ad oggi, potuto curarsi con dignità ed efficacia nella nostra Regione. Con l’individuazione di due Centri regionali di riferimento (presso il Civico di Palermo ed il Garibaldi di Catania) si inizia infatti ad affrontare la malattia in maniera sistematica e si ridà fiducia, speranza e dignità a chi la patisce con dolori, sofferenze e privazioni ogni giorno.Toccherà all’assessore Razza – conclude il capo dei renziani in Sicilia – organizzare una rete di prevenzione e cura, istituire un Osservatorio ed un Registro regionali, promuovere campagne di sensibilizzazione e conoscenza”.

 


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