PALERMO – Il gup di Palermo, Guglielmo Ferdinando Nicastro, ha assolto l’ex sindaco di Siculiana, Giuseppe Sinaguglia, il funzionario comunale Luigi Meli e l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Pasquale Amato, accusati di abuso di ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa. Il Pm Rita Fulantelli aveva chiesto, invece, per tutti, la condanna a 4 anni di reclusione. La pena richiesta era ridotta di un terzo per effetto del rito abbreviato.
La vicenda giudiziaria scaturisce da un filone della maxi inchiesta antimafia “Marna” che ha portato all’arresto e alla successiva condanna di decine di presunti affiliati ed estorsori di Cosa Nostra. Secondo l’accusa, dal 2005, i fratelli Lorenzo e Giuseppe Catanzaro (allora numero due di Confindustria Sicilia) avrebbero subito gravi pressioni dall’interno del Comune di Siculiana. In particolare, venivano ipotizzati controlli illegittimi per far chiudere la discarica da loro gestita. Una sorta di rappresaglia scattata dopo la decisione dei due imprenditori di non piegarsi più al racket delle estorsioni mafiose. Il giudice ha assolto gli imputati dall’accusa di abuso di ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa. Per Sinaguglia, in particolare, ha disposto il “non doversi procedere” dall’accusa di concorso esterno perché l’inchiesta per gli stessi fatti è stata archiviata e mai riaperta.