Aumento Tari salta di nuovo, polemica sulla par condicio - Live Sicilia

Aumento Tari salta di nuovo, polemica sulla par condicio

Una seduta che si scioglie dopo alcune discussioni: sulla presenza degli assessori in aula e sulla campagna elettorale.
CONSIGLIO COMUNALE
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CATANIA – La campagna elettorale deve restare fuori dal Consiglio comunale di Catania. Almeno, così dovrebbe essere. Alla segretaria generale Rossana Manno tocca la prima polemica della riunione del senato cittadino di ieri sera: “Nessuna comunicazione che non sia impersonale”, dice la segretaria, bloccando gli eletti prima che possano intervenire in aula sui temi cittadini, nel corso dell’ennesima seduta che ha all’ordine del giorno l’aumento della Tari. “Siete in una situazione di privilegio – afferma Manno – Si viola la par condicio perché avete più visibilità di altri candidati“.

“Chi più, chi meno, siamo tutti in campagna elettorale…“, ragiona Daniele Bottino, chiedendo più chiarezza su cosa si possa o non si possa dire. Perché, in effetti, Bottino ha ragione: nell’aula di Palazzo degli elefanti i candidati alle prossime elezioni regionali del 25 settembre sono tantissimi, e trasversali agli schieramenti. Mentre Giovanni Petralia tenta di capire come esporre (“In terza persona?”) la necessità di bonifica e pulizia dei torrenti naturali prima dell’inizio delle piogge torrenziali che tanti danni alla città hanno fatto in passato, la questione si risolve: nessuna comunicazione a partire dalla prossima seduta.

La seconda polemica, invece, investe Manno e gli assessori presenti in aula. In mancanza del commissario che sostituisce la giunta, dopo le dimissioni del sindaco Salvo Pogliese, vicesindaco e assessori rimangono in carica per gli “atti indifferibili”. Quindi, per esempio, l’aumento della Tari del 18 per cento, propedeutico all’approvazione del bilancio. “Inutile fare Consiglio così”, si rammarica Luca Sangiorgio. “Perché è un atto indifferibile l’esternalizzazione degli impianti sportivi?“, domanda Manfredi Zammataro. Per Manno, gli assessori non possono replicare in aula, né presentare le delibere, né lavorare su niente che nonn abbia a che vedere con urgenze impossibili da spostare.

Per l’assessore Sergio Parisi, un’urgenza è l’esternalizzazione dello stadio Angelo Massimino: “Perché garantisce un risparmio anche dal punto di vista economico. E offre anche la possibilità di migliorare, complessivamente, la gestione dello stadio”. La prospettiva è, chiaramente, l’inizio della prossima stagione calcistica e della nuova avventura in serie D del Calcio Catania dopo l’avvento del gruppo Pelligra. Appena c’è da votare, il numero legale manca. La seduta, quindi, viene rinviata prima di un’ora e poi a oggi, alle 19. L’aumento della Tari slitta, ancora.


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