PALERMO – La droga, soprattutto cocaina, comprata dai boss di Brancaccio e Porta Nuova inondava le piazze di spaccio di Bagheria. Si era creato un asse fra i tre mandamenti mafiosi.
I carabinieri del nucleo investigativo di Palermo hanno arrestato 17 persone: nove in carcere e 8 ai domiciliari. Ad altre quattro viene imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini della Direzione distrettuale antimafia palermitana sono il seguito del blitz “Persefone” che nel 2021 fotografò il passaggio di consegne tra Onofrio Catalano e il nuovo capo della famiglia mafiosa di Bagheria Massimiliano Ficano.
Ed è sotto il rigido controllo della mafia che sarebbe stato gestito lo smercio di droga.
Il cuore dello spaccio era l’abitazione di una famiglia, i Salerno. Sono stati arrestati marito, moglie e due figli che avevano trasformato la loro casa in una centrale operativa della droga.
L’inchiesta conferma lo spaccato di una mafia che trova nella droga la fonte di guadagno principale. Brancaccio e Porta Nuova restano tra i mandamenti più impegnati nel settore. I referenti per l’acquisto all’ingrosso sarebbero due nomi noti alle cronache: Francesco Paolo Lo Iacono e Stefano Marino.
In carcere finiscono: Francesco Paolo Lo Iacono (42 anni), Salvatore Salerno (63 anni), Rosaria Di Gregorio (55 anni), Francesco Torres (32 anni), Giovanni Tripoli (65 anni), Paolo Rovetto (29 anni), Daniele Cardinale (43 anni), Alfredo Caruso (39 anni), Stefano Marino (50 anni). Arresti domiciliari per Francesca Guadalupo (45 anni), Giuseppe e Leandro Salerno (38 e 26 anni), Calogero Benigno (24 anni), Matteo Tomasello (33 anni), Pietro Di Paola (32 anni), Giuseppe Di Gregorio (47 anni), Mario Marretta (78 anni). Obbligo di presentazione in caserma per Vincenzo Adamo (30 anni), Antonino Adamo (57 anni), Davide Giuseppe Battaglia (37 anni) e Giancarlo Girgenti (33 anni).