Ballottaggio, istruzioni per l'uso - Live Sicilia

Ballottaggio, istruzioni per l’uso

Ecco tutto quello che c'è da sapere sul ballottaggio: quando e come si vota, quali documenti sono richiesti e in quale caso si rischia l'annullamento del voto.

Palermo 2012
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2 min di lettura

I palermitani sono chiamati al ballottaggio  per la prima volta nella storia della città, chiamati a scegliere fra Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli.

Ma come funziona il ballottaggio? Il secondo turno è una novità “recente”: è stato introdotto infatti solo nel 1993 per l’elezione diretta dei sindaci di città con almeno 15mila abitanti e dei presidenti di provincia. E a Palermo c’è un solo precedente, quello fra Pietro Puccio e Mario Ferrara nel 1996 ma per la presidenza della Provincia. In quel caso il primo, candidato del centrosinistra, riuscì a ribaltare le previsioni battendo il rivale e conquistando Palazzo Comitini.

 

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Alle urne verrà consegnata una sola scheda con due nomi stampati e, in corrispondenza del candidato, i simboli delle liste che li sostengono. Infine una curiosità: gli scrutatori saranno gli stessi del primo turno, a meno di rinunce da parte degli interessati.

COME SI VOTA Per votare, è necessario apporre un segno sul nome del candidato o su uno o più dei simboli delle liste che lo sostengono; il voto è valido anche se il contrassegno risulta fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato. Attenzione però: per il ballottaggio non è previsto il voto disgiunto. Non si può, quindi, scegliere il nome di un candidato e uno dei simboli dell’altro, pena l’annullamento del voto.

QUANDO SI VOTA I seggi resteranno aperti anche oggi dalle 7 alle 15. Per votare bisogna presentare la scheda elettorale e un documento di identità: la prima si può ritirare all’ufficio elettorale di piazza Giulio Cesare (aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13 e mercoledi’ dalle ore 15,30 alle ore 17,30), all’ufficio anagrafe di viale Lazio e in tutte le postazioni decentrate, ma a richiederla può essere solo il titolare; per quanto riguarda il documento, invece, occorre far chiarezza: si può utilizzare per votare un documento rilasciato da una pubblica amministrazione (carta d’identità o tesserino dei vari ministeri) a patto che abbia la foto e non sia scaduto da più di tre anni, o un tesserino di iscrizione a un ordine professionale purché munito di fotografia.


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