Banca Nuova, pronto il nuovo cda | Tutti fuori i vecchi amministratori - Live Sicilia

Banca Nuova, pronto il nuovo cda | Tutti fuori i vecchi amministratori

La Popolare di Vicenza, controllata dal Fondo Atlante, ha individuato i nomi del nuovo management.

 

PALERMO – Domani si riunirà l’assemblea dei soci della Popolare di Vicenza. E potrebbe essere il giorno giusto per nominare il nuovo consiglio di amministrazione della controllata tutta siciliana, cioè Banca Nuova. A dire il vero, la scelta del nuovo cda dell’istituto, stando alle ultime note ufficiali della banca, dovrebbe avvenire il prossimo 2 dicembre. Ma i nuovi soci della Popolare vicentina, che detengono tutte le quote dell’istituto siciliano, potrebbe anticipare i tempi.

E già circolano i primi nomi, dopo le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione di Banca Nuova, giunte l’8 novembre. Il nuovo presidente, stando alle prime indiscrezioni, sarà Salvatore Bragantini, mentre il vice sarà Alessandro Pansa. A comporre il consiglio di amministrazione Iacopo De Francisco e Alberto Beretta, mentre l’ultimo posto nel cda potrebbe essere occupato da Leonardo Siccoli.

Due settimane fa, come detto, erano arrivare le dimissioni “in blocco” del vecchio cda, composto dal presidente Marino Breganze de Capnist, dai vicepresidenti Paolo Angius e Fiorenzo Sbabo, e dai consiglieri Ezio Castiglione, Giorgio Colutta, Manuela Romei, Alvise Rossi di Schio, Antonino Todaro, Francesca Zangara. Le dimissioni, però, stando a una nota della stessa Popolare di Vicenza, dovrebbero essere operative dal prossimo 2 dicembre, quando l’assemblea dei soci si riunirà per eleggere il nuovo Consiglio. Il 13 dicembre, sarà poi il giorno in cui i nuovi soci daranno il via alle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori, in seguito al crac della Pop fino a pochi mesi fa in mano all’imprenditore Giovanni Zonin.

Al nuovo cda, i soci del Fondo Atlante potranno affidare il futuro della banca siciliana. Tra le ipotesi quella della vendita della banca. Il 10 ottobre scorso, infatti, è stata avviata una due diligence per verificare la disponibilità di eventuali acquirenti. Che ci sarebbero. Sia tra istituti italiani “deboli” del Mezzogiorno che potrebbero quindi mettere le mani sui 107 “punti vendita” di Banca Nuova, sia tra alcuni istituti stranieri intenzionati a entrare nel mercato del credito italiano. Nei giorni scorsi, si era parlato anche della fusione con Banca Apulia, controllata meridionale di Veneto Banca. I due istituti capogruppo, infatti, dopo la loro fusione vareranno un piano di riassetto al Sud che farebbe nascere un gruppo con circa 200 sportelli sparsi dalle Marche alla Sicilia. Una fusione che il Fondo Atlante sembra voglia affidare all’ex ceo del Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola.


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