PALERMO – La Banca popolare Sant’Angelo ha deciso di effettuare una donazione alla Protezione civile regionale da utilizzare per l’acquisto di materiale sanitario di cui c’è forte bisogno per ospedali, medici e infermieri, tutti impegnati in prima linea nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Lo dice una nota dell’istituto di credito. La banca, inoltre, in applicazione del Protocollo firmato dall’Abi e dalle organizzazioni sindacali a tutela della sicurezza della salute dei lavoratori dipendenti della banca e della clientela, garantisce la continuità dei servizi mantenendo aperte le filiali soltanto nell’orario mattutino in tutti i comuni in cui è presente. Dunque, le filiali resteranno chiuse di pomeriggio.
E ancora, la Banca Sant’angelo, in aggiunta alle misure generali di sostegno economico a famiglie e imprese adottate dal governo nazionale col decreto “Cura Italia” – e, quindi in aggiunta ai periodi di sospensione già previsti nel testo per tutte le categorie -, interviene a sostegno di quanti stanno subendo le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria applicando, in adesione alla nuova moratoria rafforzata Abi-associazioni di imprese, l’ulteriore sospensione della quota capitale delle rate e l’allungamento della durata dei finanziamenti a favore delle micro, piccole e medie imprese in bonis. La sospensione può essere richiesta fino ad un massimo di 12 mesi, mentre l’allungamento della scadenza può essere esteso fino al 100% della durata residua del piano di ammortamento; per il credito a breve il periodo massimo di allungamento è pari a 270 giorni.
Le famiglie che, a causa dell’emergenza sanitaria non sono in grado di far fronte alle rate dei mutui e dei prestiti, e i lavoratori che per la stessa ragione abbiano perso l’impiego, possono chiedere la sospensione della quota capitale sino a 18 mesi e l’allungamento della durata sino ad un massimo di 5 anni.
Infine, la Banca Sant’Angelo ha deciso di posticipare al 21 aprile 2020 l’addebito degli interessi maturati sugli utilizzi dei fidi conto nel 2019, già esigibili da marzo 2020, e di concedere ai clienti che ne faranno richiesta la possibilità di rateizzare in sei mesi, dal 30 giugno al 30 novembre 2020 (senza aggravio di ulteriori interessi, spese e commissioni), le somme dovute, se di importo pari o superiore a 3mila euro.