PALERMO – Nuovi guai giudiziari per Roberto Helg. È stato rinviato a giudizio assieme al fratello Fulvio per bancarotta fraudolenta. La figlia Cinzia ha scelto l’abbreviato. L’ex presidente di Confcommercio ed ex vicepresidente della Gesap ha già subito una condanna per estorsione a tre anni e otto mesi per estorsione. chiese una tangente da 100 mila euro al pasticciere Santi Palazzolo per non ostacolare il rinnovo della concessione di uno spazio di vendita nell’aeroporto Falcone e Borsellino. Solo che Palazzolo non cedette, lo denunciò e registrò la richiesta estorsiva d’intesa con i carabinieri.
L’inchiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Anna Battaglia e Andrea Fusco è partita dal fallimento delle società Gearr srl e la Frigidaire srl. Nel 2012 gli Helg chiusero le attività e dichiararono fallimento. Sembrava la fine di una storia commerciale provocata, come altre volte accade, dalla crisi economica. Ed invece analizzando i bilanci e i movimenti bancari, gli investigatori sostengono di avere scoperto che gli indagati avrebbero provocato un buco da cinque milioni di euro.
Prima che venisse dichiarato lo stato di insolvenza furono emessi assegni dai conti aziendali in favore di persone conniventi che avrebbero poi restituiti i soldi in contanti agli Helg. Non è tutto, perché gli indagati avrebbero impartito ai dipendenti l’ordine di prelevare merce – articoli per la casa e arredamenti – dal punto vendita di via Emilia per trasferirla nel magazzino di Carini. Ed ancora nei bilanci societari sarebbero state caricate fatture, in entrata e in uscita, per operazione ritenute fantasma.