Dopo il premier anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha lasciato il residence degli Aranci di Mineo. Il responsabile del Viminale, così come il presidente del Consiglio, non si è fermato a parlare con i giornalisti. Maroni si sta recando nella Prefettura di Catania, per tenere la conferenza stampa.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sono arrivati a Mineo (Catania) per un sopralluogo al residence degli Aranci, la struttura finora in uso a militari statunitensi che potrebbe ospitare alcune migliaia dei migranti che stanno sbarcando in Sicilia.
Il villaggio, di proprietà di un’impresa italiana, è attualmente utilizzata in affitto dal governo statunitense: fino a poco tempo fa ospitava militari e loro familiari in servizio della base Usa di Sigonella. Il contratto di locazione dovrebbe scadere il 31 marzo prossimo.
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al termine della riunione sullo stato di emergenza per l’afflusso di cittadini extracomunitari a Lampedusa, terranno oggi alle 12.00 una conferenza stampa presso la Prefettura di Catania. Lo comunica il Viminale.
“Ho sentito poco fa il premier Berlusconi e domani (oggi, ndr) andremo insieme in Sicilia, nel catanese, per visionare una struttura che potrebbe ospitare immigranti tunisini arrivati in questi giorni a Lampedusa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in una conferenza stampa alla fine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, ieri.
L’emergenza immigrati tiene ovviamente banco. “Abbiamo deciso di chiedere al governo un contingente di 200 militari in più che potrebbero servire a controllare le strutture in cui sono ospitati i cinquemila clandestini arrivati nell’ultimo mese a Lampedusa”, ha confermato Maroni. Che poi ha aggiunto: “C’è il rischio che decine di migliaia di persone siano pronte a partire dalla Tunisia. L’emergenza migratoria di questi giorni – ha spiegato Maroni – non ha precedenti nelle stagioni passate: nel 2008, quando ci fu il picco, arrivarono 38 mila clandestini in Italia in tutto l’anno; ora sono arrivati in un mese cinquemila. Se va avanti così si arriverà a superare quota 80.000”.
Fonti vicine alla Prefettura di Catania hanno fatto sapere che il premier e il ministro degli Interni potrebbero valutare domani la scelta di un nuovo punto d’accoglienza in Sicilia a partire da tre diverse ipotesi: Sigonella, Mineo e Comiso.