CATANIA – Approvati bilancio consolidato e conto economico del 2016 del Comune di Catania. Ieri sera, quasi allo scadere dei termini imposti, l’assemblea civica ha votato le due delibere dell’amministrazione. Modificate tanto da ottenere, all’ultimo minuto, il parere favorevole dei revisori. Il Consiglio comunale in versione ridotta, dunque, ha dato l’ok ai due atti, nonostante le feroci critiche piovute dai banchi della maggioranza e dell’opposizione.
Il giorno prima erano appena dieci i consiglieri appena. Troppo pochi anche di fronte alla richiesta di urgenza da parte dell’amministrazione. Anche quest’anno, come accade ormai negli ultimi tempi, il Consiglio comunale è stato chiamato a riunirsi negli ultimi giorni dell’anno per discutere e deliberare atti necessari per consentire il funzionamento dell’Ente. In questo caso, per permettere l’assunzione dei Puc, i precari storici del Comune, e di rinnovare i contratti ai dirigenti a tempo determinato.
Necessità evidenziate nero su bianco dall’assessore al Bilancio, Salvo Andò che nella convocazione dell’assemblea per il pomeriggio di Santo Stefano, sottolinea come “In considerazione della convocazione della commissione ministeriale COSFEL, che ha fissato l’ultima seduta dell’anno per le 11.00 delle giorno 28 prossimo venturo, si ribadisce l’urgenza della trattazione degli atti, già richiesta con note precedenti, e si richiede la convocazione del consiglio il giorno 26 prossimo venturo per poter giungere, eventualmente, alla votazione finale entro il 27 prossimo venturo. Sarà così possibile trasmettere gli atti conseguenti alla citata COSFEL che dovrà autorizzare l’assunzione del personale e la proroga dei dirigenti a tempo determinato, al fine del mantenimento della continuità amministrativa. Si sottolinea, in ultimo, che questa Giunta chiederà al Consiglio di esprimersi solo in presenza del parere favorevole del revisori revisore dei conti”.
Parere che, però, ieri sera in aula ancora non c’era. Come fatto notare dal consigliere Notarbartolo che, infatti, su questo punto, ha posto formale pregiudiziale. Sul voto della quale si è schiantata la seduta: solo dieci, infatti, i consiglieri presenti, di cui la maggior parte provenienti dall’opposizione. In un primo momento si erano fatti vedere anche i consiglieri Sofia, Porto, Tempio e Raciti, che non sono rimasti alla ripresa della seduta dopo una sospensione. Alla ripresa dei lavori, in aula c’erano più esponenti della minoranza che altro. Erano presenti infatti, oltre il vicepresidente Sebastiano Arcidiacono, Niccolò Notarbartolo, e Nino Vullo gli esponenti di Fratelli d’Italia, Ludovico Balsamo e Manlio Messina, quelli di Grande Catania Andrea Barresi e Sebastiano Anastasi, di Catania 2.0 Tuccio Tringale, Carmelo Sgori dell’Udc e Riccardo Pellegrino di Forza Italia.
Nulla da fare, duque, per gli atti presentati dall’amministrazione, il Bilancio consolidato e quello economico patrimoniale, sui quali i revisori avevano speso numerose parole, evidenziando come i numeri e i passaggi non consentissero loro di esprimere parere, infine sfavorevole. La Giunta li ha riproposti corredati da alcuni emendamenti, che non hanno ancora, però, il parere del collegio contabile.
Tanto che in molti pensano che entrambe le delibere saranno superate da un maxi sub emendamento sul quale la Giunta chiederà il voto, rimandato a stasera, in seconda convocazione, quando per portare a casa quanto proposto dall’amministrazione, serviranno appena 18 consiglieri. Ma non sarà facile per il sindaco convincerli a presentarsi in aula: la delicatezza dell’argomento e la consiliatura agli sgoccioli potrebbero causare più di un’assenza. In molti, poi, non della scuderia del sindaco Bianco, potrebbero dare forfait, lasciando la patata bollente ai consiglieri di maggioranza. Che oggi pomeriggio dovrebbero accorrere in massa.
