CATANIA – Due pareri negativi. Due sonore bocciature di altrettante proposte di deliberazione della Giunta comunale. Li hanno dati i revisori dei conti del Comune di Catania che hanno espresso parere sfavorevole ai due atti presentati dall’amministrazione, quello sul Bilancio economico patrimoniale dell’esercizio 2016 e quello sul Bilanci consolidato 2016. Due atti collegati, di cui il primo, in particolare “costituisce parte integrante del Rendiconto e di esso ne costituisce la rappresentazione economica, dando allo stesso tempo la raffigurazione della consistenza patrimoniale dell’Ente. Lo stesso ha, tuttavia, una funzione puramente conoscitiva”, si legge nella nota integrativa alla contabilità economico patrimoniale del Comune.
Le due proposte dovrebbero arrivare in Consiglio comunale per essere votate con procedura d’urgenza, come richiesto dall’assessore Salvo Andò, data la scadenza del 31 dicembre, e potrebbero farlo nonostante i pareri espressi dal Collegio dei revisori. Che, per quanto riguarda il primo documento esprimono chiaramente” Parere non favorevole al Rendiconto della gestione economico patrimoniale esercizio 2016, per i rilievi riportati nella presente relazione, in quanto non consentono di attestarne la completezza e l’attendibilità, nonché la coerenza con i principi contabili invitando gli organi dell’ente nel conto già partire dal corrente esercizio e l’osservazione dei rilievi avanzati con la presente relazione”.
Parole pesanti, che si sommano a quelle spese nella relazione al Bilancio consolidato 2016. Uno strumento contabile che permette di effettuare le verifiche e i controlli incrociati tra l’ente e le sue aziende partecipate o direttamente collegate, in maniera contestuale. E di mettere a confronto i numeri inseriti nel documento finanziario del comune e quelli inseriti in quelli delle società.
Alcuni irrilevanti, altri tutt’altro: in particolare quelli di Amt, Sidra, Multiservizi e Sostare. Queste le aziende “selezionate” dal Comune e per cui i revisori chiedono venga effettuata più di una verifica. E ne elencano i motivi nella relazione. Nello specifico, “non risulta quale metodo abbia adottato il Comune per il consolidamento”, cosa che non permette alla collegio di constatare se la procedura seguita sia coerente con quanto previsto dalle norme. Il collegio evidenzia come non siano inclusi nel bilancio consolidato i conti dell’Asec, la società del gas; la mancata approvazione del bilancio della Sidra, al centro di un contenzioso con il Comune per milioni di euro, che impedirebbe una visione attendibile. “Non sono stati inclusi – scrivono i revisori – le attività riguardanti gli obblighi tributari delle società controllate”, per cui l’organo di revisione “dissente dall’operato svolto in quanto si elidono tutte le operazioni intercompany. Come se tutto il gruppo di amministrazione pubblica fosse un’unica azienda pertanto quelle operazioni non esisterebbero”.
E ancora, tra i rilievi emerge il fatto che non siano state inserite le anagrafiche della società, che non siano indicati le partecipazioni, il numero di azioni in posseduto e la difficoltà nel riscontrare la spesa del personale. Tutti motivi che portano il Collegio a esprimere un “parere non favorevole all’approvazione da parte del Consiglio comunale della proposta di deliberazione”.
Gli atti, probabilmente, andranno in aula ugualmente, anche se l’amministrazione dovrà poter contare su una maggioranza adeguata per ottenere l’approvazione dell’aula. Aspetto affatto scontato, data l’impossibilità manifestata dagli stessi capigruppo a fare andare avanti i lavori del Consiglio, impantanato da tempo – tanto da richiedere un incontro con il Sindaco – che potrebbe portare a sedute estenuanti, combattute a colpi di ostruzionismo e di emendamenti.