Borse di studio all'Università |Studenti idonei solo sulla carta - Live Sicilia

Borse di studio all’Università |Studenti idonei solo sulla carta

Dovranno accontentarsi del "titolo" di idoneità alcuni studenti fuoricorso risultati assegnatari della borsa di studio Ersu, ma senza poter usufruire dell'esonero delle tasse. Per loro infatti soltanto uno "sconto" parziale del 50% da pagare entro martedì. La replica: “Tutto si è svolto nella massima trasparenza".

Scoppia il caso
di
3 min di lettura

CATANIA – E’ una buona notizia, ma a metà. Destinatari di un regolamento balzato fuori da un giorno all’altro, come denunciano i membri del Coordinamento RUN Catania per mezzo del portavoce Orazio Arena, il senatore Accademico Marco De Lutiis e i vari consiglieri di corso di laurea Orbis, sono alcuni studenti fuori corso risultati assegnatari o idonei di borse di Studio Ersu, ma soltanto sulle carte.

“Avremmo preferito scrivere “buone notizie”, ma di questo non possiamo parlare, in quanto le notizie comunicate dagli organi dell’Ateneo Catanese, non hanno soddisfatto a pieno le richieste pervenute da parte degli studenti” commentano i rappresentanti di fronte alla comunicazione ricevuta dall’Ateneo in risposta alla loro richiesta sull’esonero effettivo del 100% delle tasse per gli assegnatari di borse di studio come previsto nel D.R.1937 13 Maggio 2013 (punto 11.1).

La questione. “L’Ateneo fa dietrofront dopo aver approvato e quindi giudicato legittimo un decreto rettorale (n°1937 del maggio 2013) in cui si lanciava un’offerta formativa sul caso.- spiega Marco De Lutiis – Questa offerta formativa prevedeva determinati diritti su cui gli studenti hanno fatto affidamento, partecipando diligentemente ad un concorso pubblico (quello ERSU) ed ottenendo in modo trasparente lo status di idoneo o assegnatario di borsa di studio. I latini dicevano pacta sunt servanda e la Costituzione sancisce il diritto allo studio come solenne garanzia a tutela dei meno abbienti e dei più deboli, affinchè raggiungano i più alti livelli d’istruzione”.

Stando a quanto emerso dal comunicato diramato dai rappresentanti degli studenti l’Ateneo tramite il proprio Consiglio d’Amministrazione avrebbe decretato invece quanto segue: “Secondo quanto previsto dal DCPM 9/4/2001, gli studenti “assegnatari” o “idonei non assegnatari” di borsa parziale Ersu per l’a.a. 2013/14 hanno diritto all’esonero totale dal pagamento della tassa di iscrizione e all’esonero parziale dal pagamento dei contributi, pari alla metà degli importi dovuti. Pertanto, dal 1° aprile 2014, nella sezione personale del Portale studenti, sarà visualizzabile l’importo relativo alla seconda rata, la cui scadenza per il pagamento è fissata 15 aprile 2014 senza alcun onere aggiuntivo di mora”.

Una soluzione dunque parziale al problema. “L’’Ateneo avrebbe dovuto comunicare questa modifica all’interno del proprio bando ad inizio anno accademico- prosegue il senatore accademico De Lutiis – . I tagli e il risparmio devono colpire altri capitoli di spesa, non certo l’unica fonte di garanzia economica per chi ha veramente bisogno”.

Ma l’Ateneo di Catania attraverso la replica chiesta ai nostro microfoni, ci tiene a mettere le cose in chiaro. “La delibera è passata attraverso il Consiglio d’Amministrazione, ma con l’approvazione di vari rappresentanti degli studenti – spiega il prof. Giuseppe Compagnini delegato dal Rettore ai rapporti con gli studenti – i rappresentanti hanno gradito quindi la normativa ed espresso soddisfazione in merito, per queste ragioni non capisco adesso il loro risentimento, si tratta pur sempre di una boccata d’ossigeno”.

Una boccata d’ossigeno però per chi può pagare (e subito) il restante 50%, ci sono famiglie in condizioni economiche drammatiche. Perché non garantire l’esonero totale delle tasse agli studenti idonei risparmiando su altri fronti? “Alla base di tutto ci sta il problema del bilancio economico – prosegue il prof. Compagnini – il bilancio infatti non è mai preventivo, ma sempre consuntivo. Per questo sarebbe enormemente complesso una soluzione a priori in tal senso. Se a chiusura del bilancio però questo dovesse registrare un margine positivo non escludo alcuna possibilità”.

I ragazzi fuoricorso idonei non assegnatari in questione sarebbero 15. “L’Ateneo – aggiunge – ha fatto il possibile, tutto si è svolto nella massima trasparenza. Purtroppo il nostro Paese è ricco di burocratismi, è un malessere generico. Lo stesso che all’Università, come altrove, induce a decretare “vincitore” o “meritevole” un giovane che deve accontentarsi del titolo, senza poter quindi usufruire di grossi benefici, economici o lavorativi, anche se in condizioni economiche critiche. Metto a disposizione, così come ho sempre fatto, la mia persona a tutti gli studenti che hanno bisogno di una consulenza, di un consiglio – conclude Compagnini – nella mia persona troveranno sempre un rappresentante valido che si farà portavoce delle loro problematiche con i vertici dell’Ateneo”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI