PALERMO – Il popolo britannico ha deciso, e ha optato per la clamorosa uscita dall’Unione Europea. La votazione avvenuta nelle scorse ore ha portato alla vittoria del “Leave” sul “Remain” per un solo punto percentuale, e questa decisione potrà inevitabilmente portare delle conseguenze anche sul piano sportivo. E visto che è appena cominciata l’estate che porterà alla disputa dei Giochi Olimpici di Rio, ma soprattutto ha avviato l’estenuante pratica del calciomercato, andremo ad analizzare proprio quest’ultimo aspetto. Nonostante sia previsto che per completare la pratica di uscita dell’Unione Europea i tempi tecnici minimi siano di due anni, già da questa sessione di mercato i calciatori inglesi, scozzesi, gallesi e irlandesi (dell’Eire o dell’Ulster) saranno considerati extracomunitari negli altri campionati controllati dall’UEFA, seppur il massimo organismo del calcio continentale sia distaccato dall’UE. Allo stesso modo, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione potrebbe portare a un’ulteriore apertura delle frontiere in Premier League e negli altri campionati dei Paesi britannici.
Potrebbero profilarsi cambiamenti nei rapporti tra Gran Bretagna e resto d'Europa: l'esempio del calciomercato.
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