La tragedia di Birgi, il capitano morto e il dolore dei genitori

Il caccia precipitato, il capitano morto e il dolore dei genitori

Il cordoglio social per la morte del giovane pilota.
LA TRAGEDIA DI BIRGI
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“E’ stato purtroppo individuato dalle squadre di soccorso a terra, nei pressi di alcuni rottami del velivolo, il corpo senza vita del pilota del caccia Eurofighter del 37° Stormo di Trapani precipitato nel tardo pomeriggio di ieri. La notizia è stata comunicata ai genitori del giovane Ufficiale”. Nella nota sobria e commossa con cui, anche sui social, l’Aeronautica militare ha diramato la sintesi di una tragedia, c’è il dolore più atroce del mondo: quello dei genitori che perdono un figlio. La vicenda triste di Birgi e del caccia precipitato ha il suo bilancio definitivo. La speranza di ritrovare vivo il capitano Fabio Antonio Altruda si è spenta.

Ed è un supplemento di lutto pensare allo strazio del padre e della madre di questo ufficiale, originario di Caserta, travolti dallo smarrimento più atroce. Dire addio a un genitore è il dovere terribile di chi segue, comunque, il corso della natura, anche se non vorrebbe. Salutare un figlio significa subire il capovolgimento di tutto. Perché è innaturale seppellire chi è arrivato dopo, come un dono, come una scelta, e recava con sé la speranza di un affetto immortale.

Lo stanno ricordando, il capitano Altruda, nella bacheca social dell’Aeronautica. Scrivono: “Continuerai a volare e a superare la velocità del suono, fare il pilota di aerei come questi non è cosa di tutti proprio per questi momenti. Oggi si rinnova in me una sensazione che ho provato tante volte, un grande dispiacere. Sono vicina al 18 Gruppo Caccia di cui ho avuto l’onore di farne parte come moglie di un pilota. RIP Capitano”. “Quasi tutti i giorni sopra casa mia passano aerei del 37′ stormo, ed io tutte le volte esco di corsa a guardarli affascinato, a volte scatto una foto, chissà quante volte ti ho ammirato senza conoscerti. Ciao Capitano”.

Cieli blu, capitano, cieli azzurri. Così gli scrivono lettere e telegrammi che, forse arriveranno. Il cielo e il mare sono paesaggi che offrono sentimenti di profondità. Sono cose immense. Come il dolore di una madre e di un padre, nel loro cielo capovolto. (Roberto Puglisi)


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