Candidati, nuovo confronto | Sul tappeto la crisi degli artigiani - Live Sicilia

Candidati, nuovo confronto | Sul tappeto la crisi degli artigiani

Nuovo confronto dei candidati a sindaco nella sede di Confartigianato. Sotto i riflettori, la riqualificazione del centro storico, la revisione della funzione del porto di Palermo, lo sviluppo e l’incentivazione della creazione di alberghi, la creazione di un nuovo piano traffico, la lotta all’abusivismo, la patrimonializzazione dei confidi, l’aumento degli spazi culturali e il potenziamento del servizio di raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti.
Palermo 2012
di
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La riqualificazione del centro storico, la revisione della funzione del porto di Palermo, lo sviluppo e l’incentivazione della creazione di alberghi, la creazione di un nuovo piano traffico, la lotta all’abusivismo, la patrimonializzazione dei confidi, l’aumento degli spazi culturali e il potenziamento del servizio di raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti. Questi sono stati i temi sottoposti all’attenzione dei candidati a sindaco di Palermo da Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo e da Maurizio Uzzo, presidente di Confartigianato Asa Provinciale questa mattina.

Presenti all’incontro Alessandro Aricò, Marianna Caronia, Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli e Riccardo Nuti ai quali sono state sottoposte delle proposte. “Vogliamo iniziare ad avere un dialogo costruttivo – ha detto Reina – 1800 imprese artigiane hanno chiuso. I dati sono allarmanti. Bisogna intervenire sulle cause, valorizzare le imprese di questa terra. Vogliamo che venga tutelata la legalità”.

Il presidente Uzzo ha sottolineato poi il problema dell’accesso al credito: “L’attuale situazione di crisi finanziaria – ha spiegato – ha comportato un innalzamento dei requisiti per l’accesso al credito, favorendo la tragica pratica dell’usura da parte degli imprenditori che non possono ottenere credito tramite le ordinarie e legittime vie di erogazione”. Secondo Fabrizio Ferrandelli “L’amministrazione deve riprendere a dialogare con la parte attiva della città, dialogo che non esisteva con la vecchia amministrazione. Servono interventi innovativi per rilanciare il commercio nel rispetto della legalità. Ventiquattro chilometri di costa aspettano di essere riqualificati, bonificati e restituiti alla fruizione dei palermitani e dei turisti, bisogna riqualificare il centro storico e valorizzare i centri commerciali naturali e puntare sui prodotti locali”.

Di centri commerciali naturali parlano anche Riccardo Nuti e Leoluca Orlando. “Non sorgerà nessun mega centro commerciale – ha detto Leoluca Orlando – quando sarò sindaco di questa città”. Anche sul porto di Palermo tutti convengono col fatto che debba diventare un porto esclusivamente turistico. Il traffico commerciale va spostato a Termini Imerese. “E’ dal porto che la città dovrà ricostruirsi e deve diventare volano di economia – ha detto Marianna Caronia”.

Sappiamo – ha detto invece Alessandro Aricò – che il bilancio del comune è disastrato. Per questa ragione bisogna fare delle operazioni a costo zero. Tra queste un piano di colore nelle borgate marinare e nei mercati. Bisogna poi salvaguardare il decoro urbano: antenne e climatizzatori non devono deturpare le vie”. Sull’abusivismo Aricò fa delle proposte concrete pensando alla coordinazione di organismi preposti con la polizia municipale. “La polizia municipale deve collaborare con altri organismi come l’agenzia delle entrate, l’assessorato alle attività produttive e deve essere costituito un tavolo permanente”. E sul problema del credito pensa alla possibilità di creare una nuova tesoreria comunale che dia un anticipo di fattura corrispondente ai due terzi, che sia garante delle piccole imprese e che individui i cinquanta migliori progetti dell’anno.

Orlando chiede a Confartiginato di procedere compatti: “Scriviamo insieme il libro verde che farà da road map e permetterà di garantire che la macchina funzioni. Il centro congressi va costruito nell’area della fiera del Mediterraneo”.

Di formazione, di riqualificazione del centro storico, di legalità ha parlato anche Marianna Caronia: “Bisogna dare alla formazione un ruolo importante. La riqualificazione del centro storico passa da un nuovo modo di muoversi. Il nuovo piano del traffico potrebbe essere approvato subito. Pedonalizzare il centro storico significa fare economia e parlare di sostenibilità ambientale. La legalità deve essere al primo punto della riorganizzazione della macchina amministrativa. Bisogna pensare a uno sportello unico delle attività produttive”. E alla domanda dell’imprenditrive Valeria Grasso su come i candidati sindaco pensino di aiutare gli imprenditori che denunciano il pizzo Marianna Caronia risponde: “Su questi temi non esistono schieramenti e colori”.


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