Crocetta e la promessa:| "Lavoro per i disoccupati" - Live Sicilia

Crocetta e la promessa:| “Lavoro per i disoccupati”

Il governatore replica alle tante critiche piovute nei giorni scorsi: quel piano da 50 milioni indirizzato a 20 mila disoccupati, approvato a ridosso delle elezioni, ha fatto parlare di "vecchio assistenzialismo" e di "mossa elettorale". "Stiamo anticipando l'Europa e il governo italiano. Servono misure d'emergenza per combattere la povertà".

cantieri di servizio
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PALERMO – “Trovo tremendamente provinciali le affermazioni di alcuni che in Sicilia considerano gli interventi a favore dei poveri quale occasione di spreco”. Il presidente della Regione Rosario Crocetta replica alle cricitiche seguite dopo il suo annuncio di uno stanziamento da 50 milioni per “cantieri di servizio”. Una cifra sufficiente, secondo il governo, a dar lavoro per tre mesi a 20 mila disoccupati siciliani.

“Ovviamente – prosegue il governatore – non si ha la percezione della gravità della situazione sociale, dei livelli di disoccupazione per le fasce giovanili e per gli ultracinquantenni, non si ha la percezione della drastica diminuzione dei consumi, anche di tipo alimentare. Tale situazione incide sulla vivibilità delle famiglie (emblematici i casi di suicidio accaduti in questi mesi) ma agisce profondamente sulla situazione delle imprese che chiudono perchè non vendono. Proprio su questa considerazione – aggiunge Crocetta – l’Europa raccomanda le politiche di coesione sociale finalizzate a proteggere i senza reddito ed è proprio per queste motivazioni che l’Italia si sta organizzando (è nel programma di Letta) per creare misure simili a quelle che stiamo avviando in Sicilia”.

Insomma, l’Isola, secondo il governatore, starebbe persino anticipando gli interventi dell’Europa e del governo italiano. Un segnale, secondo Rosario Crocetta, di come in Sicilia si stiano cambiando le cose. Di come si stia provando a far ripartire l’economia.

“D’altra parte – spiega infatti Crocetta – cominciano a partire i primi investimenti, ieri Comiso, oggi un grande investimento di serre fotovoltaiche, il primo in Europa, l’avvio del patto dei Sindaci con 5 miliardi e mezzo di fondi europei, l’accordo con le ferrovie. Ovviamente – insiste il presidente della Regione – chi pensa che lo sblocco dei fondi si traduca subito in lavoro mente, sono necessarie gare, vanno rispettate le procedure. Gli effetti matureranno nel tempo. Nelle more è necessario varare misure eccezionali contro la povertà e la disoccupazione, migliaia di famiglie in Sicilia vivono oggi sotto la soglia pevertà”.

Ma, come detto, a far discutere, al di là dell’intervento in sè, considerato da sindacati e da rappresentanti di varie categorie commerciali una classica forma di “assistenzialismo”, è stata la tempistica. Un provvedimento del genere, a pochi giorni dalle elezioni amministrative (considerato anche il fatto che lo stanziamento verrà proprio distribuito tra i Comuni dell’Isola), ha fatto apparire la misura come una forma di propaganda elettorale. E anche su questo punto, Crocetta replica secco: “A chi parla di misura elettorale, – dice – io replico che dopo le elezioni ne faremo tanti altri. Nella nuova programmazione del fondo sociale europeo, voglio intensificare le misure per tamponare la crisi e il disagio sociale e tentare di riavviare lo sviluppo”. Nella nota diffusa dalla Presidenza, poi, si fa riferimento a una misura che interesserà altri 50 mila siciliani.

“La politica del mio governo è chiara: aiuti ai poveri, sviluppo e trasparenza amministrativa. Mi pare che stiamo dando risposte. Solo che gli interventi di sviluppo non si compiono in 6 mesi.Parlare di strumentalizzazioni davanti il dramma dei poveri è squallido. Inoltre non sono interventi a favore delle città in cui si vota, ma di tutta la Sicilia. Se dovessimo interrompere l’attività di governo ad ogni elezione, dovremmo smettere di governare. Ciascuno cominci a occuparsi nel proprio ruolo della Sicilia e invece di criticare lavori. Di critici la Sicilia ne ha avuti tanti, di operatori di lavoro pochi. Il mio obiettivo è chiaro, lavoro da mattino a sera per far uscire la Sicilia dalla voragine in cui è stata cacciata, è dura ma ce la faremo. Questo passa a favore di interventi per i più poveri”.


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