Cara di Mineo, monta la protesta |Traffico in tilt sulla Catania-Gela - Live Sicilia

Cara di Mineo, monta la protesta |Traffico in tilt sulla Catania-Gela

Alla base della nuova protesta il problema dei permessi di soggiorno, ma anche una reazione al video shock di Lampedusa. I lavoratori del Cara: "I colleghi ci dicono che la situazione è più grave dell'ultima volta". (Foto di repertorio) LE REAZIONI DELLA POLITICA

 

strada bloccata
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MINEO – Nuova protesta degli ospiti del Cara di Mineo. I migranti sono nuovamente scesi in strada bloccando la circolazione sia sulla SS 417 Catania Gela, sia la 385 Caltagirone Palagonia all’altezza del bivio con la strada provinciale 31. Le forze dell’ordine in assetto antisommossa presidiano le due importanti arterie di comunicazione ma per il momento la tensione resta alta.

Si susseguono con regolarità ma con sempre maggiore frequenza le rivolte degli ospiti del C.A.R.A. che oggi parrebbe stiano manifestando non solo per la richiesta urgente dei documenti utili alla circolazione sul suolo europeo ma anche in solidarietà con i connazionali ritratti nel video che ha destato forte indignazione in questi giorni.

“Abbiamo avuto paura, avevamo i bambini in auto che hanno compreso la nostra preoccupazione ed hanno iniziato a piangere” Questa la dichiarazione raccolta a caldo di una famiglia che stamattina da Caltagirone si stava dirigendo verso Catania per degli acquisti natalizi.

C’è molta paura anche fra i lavoratori del C.A.R.A. : “I livelli di violenza che vediamo ad ogni nuova rivolta aumentano. Hanno iniziato con manifestazioni pacifiche, bloccando la strada per poche ore, poi sono passati all’incendio di copertoni e lanciando sassi sul manto stradale. Oggi abbiamo davvero paura, già la penultima volta abbiamo registrato danneggiamenti alle autovetture dei passanti ed anche dei dipendenti e stamani i colleghi in turno ci dicono che la situazione sembra essere anche peggiore della scorsa volta. Bisogna risolvere, una volta per tutte questa situazione. I loro diritti ad avere i documenti in tempi ragionevoli è un conto, la violenza e i danneggiamenti non possono e non devono essere tollerati”.

COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL CARA SULLA RIVOLTA   – Manifestazione pacifica con blocco della Catania Gela e della strada parallela. Nessuna rivolta. Striscioni con richieste sui risultati della commissione territoriale e richiesta proroga del bonus di 500 euro per chi ottiene il permesso. Ieri i rappresentanti delle nazionalità avevano fatto una riunione con il direttore e il rappresentante della questura annunciando manifestazione e rivendicazioni. A seguito dell’incontro sono stati isolati gli eventuali violenti.

LE REAZIONI DELLA POLITICA – Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana: “Le ormai periodiche e sempre più minacciose rivolte degli extracomunitari ospiti del C.A.R.A. di Mineo non possono più essere tollerate. Ancora una volta la statale Catania-Gela diviene luogo di scorribande per gruppi di extracomunitari che impediscono la circolazione e che in più di un caso hanno danneggiato le autovetture dei cittadini. Le Istituzioni competenti e le forze dell’ordine devono necessariamente alzare il livello del controllo, lo spirito di accoglienza della nostra terra non può e non deve essere travisato in libertà di distruggere le nostre città e minacciare i cittadini.”.

Pierpaolo Montalto, Segretario Provinciale Rifondazione Comunista: “Dopo un drammatico suicidio all’interno del Cara di Mineo la protesta di oggi da parte dei migranti, reclusi in quello che per loro è diventato un vero e proprio carcere  a cielo aperto, rappresenta un ulteriore allarme che non può rimanere inascoltato.
Alla rabbia collettiva di chi chiede solo diritti, esplosa oggi nel territorio contiguo al Cara, non si può infatti che rispondere chiudendo una mostruosità giuridica e sociale, inutile e dai costi esorbitanti, che risponde solo agli interessi di chi ha costruito all’interno del centro la sua rete di affari, e concludendo in tempi brevissimi tutte le pratiche di rilascio del diritto d’asilo. Condanniamo altresì l’assenza delle istituzioni capaci solo di trasformare in un problema di ordine pubblico un dramma permanente che si consuma ogni giorno nel nostro territorio. Invitiamo infine le cittadine e i cittadini che hanno subito gravi disagi dalla protesta dei migranti ad individuare il vero colpevole nello stato italiano che reclude donne e uomini che il più delle volte vogliono raggiungere i loro cari, che nega diritti e che garantisce solo gli interessi del comitato d’affari permanente della politica e delle cooperative che grazie al Cara di Mineo continuano a fare profitto sulla vita dei nostri fratelli e delle nostre sorelle migranti.”
Pierpaolo Montalto Segretario Provinciale Rifondazione Comunista


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