CATANIA – Le file alle pompe di benzina di Gravina hanno inizio dallo svincolo della tangenziale. Mentre i parcheggi dei supermercati dell’hinterland sono sold out. È partita la corsa ai rifornimenti. Una psicosi infondata. Scattata però, come ricostruisce l’Ansa, dopo l’allarme lanciato in un messaggio vocale che ha girato incontrollato sulle chat di tutta Italia e che paventava un blocco totale delle merci per 15 giorni. Si tratta del “messaggio di un lavoratore disperato”. GUARDA IL VIDEO – INCREDIBILE FILA ALLA LUKOIL – PREZZO PIÙ BASSO
LEGGI ANCHE: Catania, è caccia al prezzo più basso: assalto al distributore
La preoccupazione dei più va messa in relazione con in corso in Ucraina e con la possibilità più che concreta che gli autotrasportatori, da lunedì, incroceranno le braccia per la rapida salita del prezzo del carburante. Una crisi che, dalle premesse, si palesa già come differente dai blocchi proclamati in passato dai forconi. Intanto i sindacati confederali siciliani, storicamente distanti dalle sigle dei cosiddetti “padroncini”, hanno chiesto un tavolo di confronto con il prefetto del capoluogo etneo.
Un segnale di preoccupazione che fa il paio con le richieste che vengono dal mondo delle imprese, messe sotto stress dai recenti eventi internazionali.
LEGGI ANCHE: Caro benzina, i sindacati chiedono un tavolo con il Prefetto