Caro ministro della Giustizia Carlo Nordio, non sappiamo se la sua affermazione a proposito della piaga dei femminicidi (“Alcune etnie hanno sensibilità diverse sulle donne”) sia stata soltanto una frase infelice scivolata lì o il prodotto di un suo convincimento personale.
Nel primo caso le consigliamo sommessamente più attenzione in futuro dinanzi a un problema così drammatico e doloroso, nel secondo siamo costretti a risponderle.
Per carità, non scandalizza sostenere che in determinate epoche e in determinate culture ci siano stati e ci siano degli atteggiamenti nettamente patriarcali e legati a una concezione del rapporto tra i sessi decisamente sbilanciata a favore degli uomini, è un’evidenza antropologica.
Non generalizzare
Assolutamente non condivisibile è, invece, collegare tout court una sensibilità differente sulle donne ai femminicidi e ad ‘alcune etnie’, qui siamo totalmente fuori strada, ministro Nordio, con il rischio di schiantarci pericolosamente.
Il punto non sta tanto nel fatto ampiamente conclamato che in Italia i femminicidi siano prevalentemente commessi da italiani, lo dimostrano i dati ISTAT e del Ministero dell’Interno e, quindi, non da minoranze etniche, ma nel fatto che una tale fuorviante generalizzazione possa creare da un lato degli alibi e dei facili stereotipi, cugini del razzismo, oscurando responsabilità diffuse nel tessuto sociale nazionale e, dall’altro, una grave sottovalutazione di un fenomeno ormai davvero allarmante da affrontare con politiche sociali ed educative ben mirate.
La violenza non è importata
A qualcuno, diciamola tutta, potrebbe venire in mente che la violenza di genere sia un comportamento e spesso un crimine importato dall’esterno da arginare con drastici provvedimenti anti immigrazione (Donald Trump malamente docet). E invece no, la violenza di genere è, intanto, universale e, purtroppo, radicata nella società italiana.
In particolare, proprio i dati del Viminale (2024) indicano che oltre il 60% dei femminicidi avviene in un contesto familiare e affettivo con una concentrazione tra marito e moglie o ex e tra fidanzati o ex. Pertanto, un fenomeno trasversale, l’etnia c’entra come la cioccolata calda sugli spaghetti con le cozze, nulla.
Sempre in Italia, rilevamenti ISTAT (2023), il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza, fisica o sessuale, per mano di partner o ex. Insomma, un ministro della Repubblica dovrebbe evitare precipitose dichiarazioni, divisive e per giunta soggette a interessate strumentalizzazioni di natura politica e pure di convenienza maschilista nostrana.