Caro Palermo, sbirciando nel mondo dei social rosanero, abbiamo finalmente visto lo spirito indomabile ed energico, che ti manca.
Infatti, non eri tu il messaggero del coraggio sportivo. Erano i tuoi tifosi convenuti a Modena e sorridenti, nonostante tutto (qui una foto degli amici di ‘Rosanero Unnegghiè).
Nonostante, cioè, l’ennesimo inspiegabile harakiri calcistico: due gol avanti e poi la rimonta, stile carica di cavalleria, ovviamente degli altri. Che rabbia. E che delusione.
Eppure, quei grandi appassionati sembravano felici, perché stavano celebrando il loro amore, dopo un viaggio reso ancora più difficile dalle condizioni ambientali.
Caro Palermo, in un mondo pallonaro che si è arreso, ormai, agli algoritmi, alle predizioni che falliscono, ai guru capaci di chiacchierare di ‘expected qualcosa’, ma per nulla in grado di intercettare i sentimenti, non ti senti in debito?
Sì, d’accordo, lo sappiamo, non è più il tempo di quel calcio che, disperatamente, ci manca.
Non è più il tempo dei presidenti ‘cappa e spada’ che immacolati non erano, ma sapevano rinfocolare i sentimenti, perché ci mettevano un po’ di cuore, tra furbizia e populismo.
Non è più il tempo dei giocatori che erano ragazzi come noi. Ci potevi prendere il caffè insieme, chiacchierare davanti allo spogliatoio e mostrarli per quello che erano: persone.
Siamo nell’era delle multi-proprietà, della finanza, degli atleti che non sillabano un solo verso, se prima non si sono consultati con l’avvocato, con l’addetto stampa, con l’esperto di marketing e con il reuccio delle statistiche.
Lo sappiamo, caro Palermo. Però sappiamo pure che tutta la baracca si regge ancora su una cosa antica e senza confini come la voce umana: l’amore per i colori.
A quel fuoco ardente basta pochissimo per non affievolirsi, va bene pure una sconfitta, però dopo la battaglia sul campo.
Non può andare bene, invece, una squadra perennemente sul lettino dello psicanalista, incatenata ai suoi insuperabili complessi, legata ai suoi irrisolvibili errori.
Caro Palermo, così non va affatto bene, diciamocelo con ruvida e affettuosa chiarezza. Sei in debito con i tuoi magnifici tifosi. Cerca di ricordarlo. Fai in modo di essere all’altezza di questa lunga storia d’amore.