“Il fatto che il Pdl non abbia presentato un proprio candidato, nonostante la mia disponibilita’ a scendere in campo. dimostra che non e’ stata una fuga, ma un atto di generosita’ e responsabilita’. Abbiamo anteposto il progetto per la citta’ alle ambizioni personali – ha detto il presidente dellArs Francesco Cascio, secondo quanto riportato da Adnkronos – con la mia candidatura il Pdl anche da solo sarebbe arrivato al ballottaggio”. La presentazione della candidatura di Stefano Santoro alle prossime comunali di Palermo, in quota Pdl, a cui hanno partecipato anche Cascio e il candidato sindaco Massimo Costa, diventa l’occasione per il presidente di Palazzo dei Normanni di togliersi qualche sassonilo dalla scarpa.
“Le amministrative di primavera – ha continuato Cascio – con tutti i candidati che stanno scendendo in campo saranno certamente una sorta di primarie. Non commento le divergenze del centrosinistra, anche se mi verrebbe da dire che ognuno ha i suoi guai. Certamente queste divisioni stanno dando una mano al centrodestra. Non sono stato capaci di cogliere un’occasione e le vergogne a cui stiamo assistendo con i brogli e la compravendita di voti alle primarie la dicono lunga sullo stato di crisi della citta’. I cinque candidati sindaco in campo che afferiscono alla nostra area politica – ha concluso – sono stati possibili proprio in virtu’ delle divisioni del centrosinistra”.
“E’ giusto dare un segnale di discontinuita’, anche se non credo che tutti i mali della citta’ siano da addebitare a Cammarata. Al contrario penso che sia un dato incontrovertibile che Palermo abbia dovuto fare i conti con un atteggiamento ostile del Governo regionale -ha consluso Cascio – Lombardo ha lavorato contro Palermo e la crisi e’ iniziata nel maggio 2008 con l’arrivo di Lombardo alla Presidenza della Regione siciliana. Con il precedente Esecutivo guidato da Cuffaro Palermo aveva in Palazzo d’Orleans un interlocutore attento”.
“Per Lombardo prima ero il migliore, poi sono diventato il peggiore degli uomini il minuto dopo che ho dimostrato quel che sono. Allora, delle due, l’una: o diceva fesserie prima o le dice ora oppure le dice sempre”. A dirlo e’ stato Massimo Costa, che ha aggiunto: “Io non ho fatto accordi con nessuno. Il documento a cui si riferisce Lombardo e’ pubblico ed e’ agli atti: c’e’ scritto ‘movimenti politici'”.