CATANIA – Gioco illegale a Catania: nell’ambito di attività finalizzate a prevenire e reprimere il gioco illegale e a garantire la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nesima hanno eseguito un controllo in un bar di viale Mario Rapisardi.
All’esterno del locale era pubblicizzata l’attività di raccolta scommesse per conto di un operatore del settore. Durante l’ispezione, gli agenti hanno notato, oltre alle attrezzature tipiche di un bar, due computer, quattro monitor, due stampanti termiche e un programma di eventi sportivi con le “quotazioni”.
Il gioco illegale a Catania
Approfondendo il controllo, i poliziotti hanno appurato che il titolare era autorizzato solo alla ricarica dei conti di gioco, ma non alla raccolta di scommesse. Avendo il sospetto che nel locale si svolgesse attività abusiva di raccolta scommesse, gli agenti hanno perquisito i locali. Nei cestini dei rifiuti sono stati trovati scontrini di scommesse effettuate tramite un conto di gioco intestato alla titolare dell’attività, una donna di 77 anni.
Scommesse tramite conto intestato alla madre
I poliziotti hanno constatato che nel locale, gestito dal figlio della titolare, un uomo di 59 anni, i clienti scommettevano direttamente sugli eventi sportivi, utilizzando un conto di gioco intestato alla madre. Madre e figlio, autorizzati solo alla ricarica dei conti di gioco, sono stati denunciati per esercizio abusivo dell’attività. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato.
Il gestore è stato denunciato anche per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, poiché sono stati trovati estintori non revisionati. Sono state comminate sanzioni amministrative per circa 15 mila euro per l’installazione di slot machine senza la documentazione prevista, per l’omessa comunicazione al Questore dell’attività di offerta di giochi con vincita in denaro e per la mancanza di materiale informativo sul rischio di dipendenza dal gioco.