Catania, i candidati di Unione Popolare: "Un voto anche contro il disastro catanese"

Unione Popolare in campo: “Un voto contro il disastro catanese”

Questa mattina la presentazione dei candidati in piazza Stesicoro. VIDEO
ELEZIONI POLITICHE
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CATANIA. Presentati, questa mattina nella centralissima piazza Stesicoro, alla presenza della capolista Simona Suriano i candidati etnei di Unione Popolare alla Camera, Damiano Cucé e Domenico Cosentino e quelli al Senato, Goffredo D’Antona e Luca Cangemi. “Unione Popolare è riuscita a raccoglere 60000 firme in pieno agosto per un cambiamento dell’Italia radicale – dice Suriano – dalla riduzione delle bollette con la tassazione degli extraprofitti a una massiccia assunzione nel settore pubblico per un incremento significativo dei servizi ai cittadini”.

Unione Popolare si prefigge 6 priorità per il Paese. Il salario minimo legale ad almeno 10 euro. Stop al caro bollette con un tetto al prezzo di luce e gas. Una soluzione diplomatica alla guerra con un fermo no all’invio di armi. Un piano di assunzioni nei settori scuola e Sanità. Lotta alle mafie e alla corruzione con sanzioni dure per imprenditori e politici coinvolti e un rafforzamento degli Ispettorati del Lavoro contro il non rispetto delle norme di sicurezza. Un piano per il futuro ambientale con investimenti sulle rinnovabili, sui trasporti sostenibili e lo sblocco immediato dei progetti per la produzione di energia pulita.
“Un segnale di opposizione al sistema “unico” dei partiti che hanno fallito” e su Catania aggiunge Domenico Cosentino “una città al disastro e all’abbandono guidata da un Sindaco “sospeso”, di Fratelli d’Italia, lasciata nella immondizia e senza servizi”.
In piazza Stesicoro anche una delle candidate catanesi più giovani, 25 anni, al plurinominale Ines Salpietro “sono laureata alle Belle Arti e come tanti altri ragazzi sono dovuta andare via per realizzare il mio futuro, il mio sogno, no. Il mio futuro deve essere qui”. 

Una sinistra “che parli ai bisogni della gente” aggiunge Damiano Cucè “uno dei nostri punti è infatti il salario minimo di almeno 10 euro l’ora e un taglio drastico ai contratti che creano precarietà”. Unione Popolare è la vera novità di queste elezioni puntualizza Luca Cangemi “il gioco del ceto politico non fa onore alla democrazia in questo paese”. Secondo Goffredo D’antona “il PD non è più un partito di sinistra e il centro sinistra invoca lo spettro delle destre. Ma il caro bollette e il caro vita salgono vertiginosamente. Se solo i partiti, che oggi gridano al costi della vita pet le famiglie, avessero attuato solo il 10% dei punti che oggi, 2022, ripromettono non saremmo in questa situazione e verso una crisi sociale senza precedenti”.


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