Catania. Un campo progressista a trazione pentastellata: è questo lo schema di gioco per la partita delle amministrative che ha in mente Matteo Iannitti. Il dirigente dell’Arci, animatore di numerose battaglie sociali e ambientaliste, ai microfoni di Live Sicilia, traccia il percorso da imboccare per non farsi trovare impreparati all’appuntamento con le comunali di primavera.
Questo fronte comune sarebbe “l’esito naturale di un percorso iniziato molti anni fa” che ha visto un campo progressista ante litteram insieme nelle piazze cittadine a battagliare su varie questioni: dall’ordinanza antibivacco e alla cementificazione del Waterfront passando per l’aumento della Tari e l’emergenza rifiuti. Un’intesa, ricorda Iannitti, che non ha riguardato soltanto l’opposizione all’amministrazione Pogliese, ma anche a quella alla giunta Bianco.
“Lo schema Pd, sinistra, M5S è la risposta naturale a questi anni devastanti di centrodestra e di centrosinistra: serve un’accelerazione, una coalizione che tenga insieme i movimenti presenti sul territorio, la società civile, Sinistra Italiana, il Pd e senza dubbio il Movimento Cinquestelle che, secondo me, deve fare da traino a questa coalizione non solo perché ha lavorato egregiamente in consiglio comunale ma perché ha un consenso in questa città non indifferente”, argomenta.
Sulla tempistica Iannitti non ha dubbi: bisogna fare presto. “La coalizione c’è, il programma è stato già scritto nelle centinaia di piazze che abbiamo popolato insieme in questi anni: adesso dobbiamo iniziare la campagna elettorale, penso che immediatamente, entro il 2023, debba uscire il nome di una donna o un uomo che possa bene interpretare questo percorso”, spiega. “Il nome va fatto senza indugi e credo che chi pensa di attendere per fare questo nome stia facendo un’azione di sabotaggio perché il percorso già esiste”, dice Iannitti.