A Catania troppi immobili non accatastati, Bottino lancia la proposta

Catania e gli immobili non accatastati: Bottino lancia la sua proposta

Un patrimonio che finisce spesso in preda ai vandali
PALAZZO DEGLI ELEFANTI
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CATANIA – La questione non è nuova. Semmai, è in alto mare da tempo immemore. Numerosi immobili comunali non possono essere ceduti in affitto ad associazioni o enti che ne fanno richiesta perchè non risultano in regola con il Catasto.

Una vicenda riaffiorata di recente per via dell’intervento del capogruppo di FdI a Palazzo degli elefanti, Daniele Bottino: “Il patrimonio immobiliare del Comune di Catania deve essere valorizzato ma soprattutto utilizzato. Purtroppo una elevata percentuale degli immobili di proprietà comunale sono privi di accatastamento”.

Una vicenda che, difficilmente, si districherà nel breve tempo: “L’amministrazione Trantino sta cercando di accelerare questo processo, facendo enormi sacrifici per risolvere questa problematica ereditata dal passato”.

Immobili abbandonati

“Ma nel frattempo numerosi immobili sono totalmente bloccati – prosegue il capogruppo dei patrioti – perchè in queste condizioni non possono essere affidati o locati e alcuni di questi ad oggi sono vandalizzati e totalmente abbandonati.
“Chi vive il territorio sa che in città esistono centinaia di associazioni, cooperative e realtà che desiderano avere degli immobili comunali in affidamento o in comodato, che in alcuni casi potrebbero anche riqualificare, utilizzandoli per scopi socialmente utili”.

La proposta

Tuttavia, Bottino ha lanciato la sua proposta: “Potremmo affittare a cittadini e aziende molti dei nostri immobili o terreni che ad oggi non portano nessun reddito all’ente. Ma tutto ciò spesso non può essere realizzato perché gli immobili per essere affidati o affittati devono essere accatastati e dove manca questo requisito l’eventuale processo di regolarizzazione comporta delle spese sia in termini economici che di tempo”.

“Pertanto bisogna individuare urgentemente gli immobili che, a seconda delle condizioni, la direzione potrebbe dare in comodato d’uso o in locazione. Successivamente attraverso dei bandi pubblici si potrà concedere il comodato o l’affitto del bene, ma l’aggiudicatario prima della stipula del contratto finale, dovrà a spese proprie regolarizzare catastalmente l’immobile”.

Conclude Bottino: “Questo sgraverebbe il comune da importanti spese, porterebbe economia al nostro ente, snellirebbe la burocrazia, ma soprattutto permetterebbe a tantissime realtà di godere,  riqualificare e rendere produttivo il nostro straordinario patrimonio immobiliare”.


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