Catania, panificatori sul piede di guerra: "Le bollette ci fanno chiudere" VIDEO

Panificatori sul piede di guerra: “Le bollette ci fanno chiudere”

L'amaro sfogo: "In pericolo c'è la sopravvivenza delle nostre attività e delle nostre stesse famiglie". VIDEO
IMPORTI ALLE STELLE
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CATANIA. Serrate, proteste e cortei. Questo lo scenario che, nel territorio etneo, i panificatori hanno annunciato. Giusi La Cava è Presidente interprovinciale di Assipan Confcommercio imprese per l’Italia: “La politica deve intervenire subito, non c’è più tempo. In pericolo la vita di migliaia, in Sicilia, di piccole e medie imprese”.

In pericolo la produzione del pane artigianale

A rischio la produzione di pane artigianale con la perdita, conseguente, di un indotto non indifferente. L’aumento esponenziale delle utenze del gas e dell’energia elettrica pongono a serio rischio la tenuta delle imprese della panificazione.
“Abbiamo non più di sessanta giorni davanti – ha dichiarato, già a settembre, il Presidente Nazionale Assipan Confcommercio Antonio Tassone –: il rischio è che tra un paio di mesi il pane artigianale possa sparire dalle tavole degli italiani. Le piccole e medie imprese di questo passo scompariranno lasciando spazio ai grandi operatori industriali”.

“A rischio anche la sopravvivenza delle nostre famiglie”

Vito La Magna è il vicepresidente di Assipan Confcommercio imprese per l’Italiia: “Non sono a rischio solo  le nostre imprese, ma il lavoro e la sopravvivenza di migliaia di famiglie”. Assipan Confcommercio lancia il grido di allarme e chiede alla politica un adeguato e tempestivo credito d’imposta che compensi l’incremento del costo energetico, nonché un tetto massimo a questi costi, già applicato con successo in altri paesi europei come la Spagna e il Portogallo. Le spese di gestione si sono, mediamente, quadruplicate per gli operatori del settore della panificazione. Il quadro che ne consegue rischia di produrre effetti devastanti sul comparto. Le prime stime prudenziali degli effetti della crisi sul settore della panificazione, evidenziano che da qui alla metà del 2023, in assenza di aiuti concreti alle imprese e/o di interventi lineari e strutturali finalizzati a limitare l’impatto negativo della crisi energetica, si rischia di perdere migliaia di imprese dell’intero settore della panificazione con una perdita esponenziale di altre migliaia di posti di lavoro. Stiamo togliendo la dignità ai lavoratori – prosegue La Cava – a brevissimo attiveremo una serrata dei panificatori con una manifestazione che coinvolgerà anche alcuni dei nostri clienti. La prima bolletta la rateizziamo, ok, la seconda anche, ma alla terza chiudiamo”.

Una situazione esplosiva

Assipan Confcommercio chiede di riconsiderare l’attivazione della moratoria sui finanziamenti in essere per un periodo di almeno 12 mesi, cosi come avvenuto in piena emergenza pandemica. “Il Governo, non solo quello Nazionale, ma anche quello Regionale, devono trovare soluzioni concrete – puntualizza La Cava –  non possiamo pagare le bollette e, contemporaneamente, il debito dei contributi ricevuti durante la pandemia e, tra poco, anche le cartelle esattoriali. Chiediamo un intervento immediato che doveva essere fatto ieri, non oggi o domani”.
Una situazione esplosiva con piccole e medie imprese vicine alla chiusura.


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