Monsignor Renna: "Un ramo d'ulivo nei vostri presepi" VIDEO

Monsignor Renna: “Un ramo d’ulivo nei vostri presepi” VIDEO

Gli auguri per il Santo Natale dell'Arcivescovo. Con un pensiero alla guerra in Ucraina.

CATANIA. “Carissimi fratelli e sorelle,

entro discretamente nelle vostre case, in questo primo Natale che trascorro a Catania, per portarvi i miei auguri. Vi ringrazio per l’accoglienza che ho trovato in ogni Città e Parrocchia, nelle Istituzioni, ne le Comunità religiose, nelle scuole e nelle tante associazioni che si prodigano per far crescere nel bene questa terra. Lasciatevi dire che siete un popolo meraviglioso ,che ha ricevuto tanti doni di Dio che non attendono altro che d’essere da tutti noi valorizzati.

Per il Natale di quest’anno voglio suggerirvi di porre un rametto d’ulivo accanto ai vostri presepi, a ricordarvi quel segno di pace che Dio diede a Noè dopo il diluvio: “… la colomba tornò da lui sul far della sera; ecco essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo (Gn8,11). Come quella colomba si posò sul’arca portando l’annuncio di un nuovo inizio, così accanto ai nostri presepi, la tenera foglia d’ulivo sia il segno che da quel Bambino di Betlemme ricomincia la pace e la speranza per tutta l’umanità. Da Gesù Salvatore impareremo la pace! Quella notte santa Egli è stato annunciato da schiere di angeli che hanno lodato Dio con le parole: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra gli uomini amati dal Signore”(Lc2,14)”.

Comincia così il messaggio d’auguri dell’Arcivescovo Metropolita di Catania, Monsignor Luigi Renna. Che chiama in causa anche il momento di guerra che si sta vivendo nel mondo.
Il suo è un invito al dialogo ed al confronto.

“Accanto al Presepe, le tenere foglie di ulivo ci spingano alla preghiera per il popolo dell’Ucraina e della Russia, per tutti i popoli che vivono conflitti armati. Che disarmi il nostro linguaggio violento, volgare e banale, che sciolga il mutismo delle persone che non si rivolgono più la parola, riconcili chi è distante e imbronciato. E che faccia sì che anche nei luoghi dove si sta piangendo perché quel ramo si è spezzato,nelle carceri e nei luoghi di sofferenza, si creda che a Natale fioriscano rami di ulivo anche lì, e come canta un bellissimo canto natalizio siciliano:

Balla balla Bammineddu
Tuttu lu chianu è tuttu lu to’
Unni posa lu to’ piruzzu
Nasci ‘na rama di basilicò

Un SantoNatale a tutti, sopratutto ai prediletti di Dio, i più poveri!”.


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