CATANIA – Il fermento del teatro, quello catanese in particolare, il ruolo del pubblico, la necessità di staccare connessioni digitali per connettersi alle persone. Parola di Salvo Ficarra, impegnato con la regia de Il malato immaginario di Molier, con Angelo Tosto, con cui il teatro Brancati di Catania inaugura la stagione teatrale 2024/2025.
Il debutto è affidato proprio all’attore palermitano con cui ci siamo intrattenuti in occasione della presentazione del cartellone.
Le musiche dello spettacolo sono di un altro siciliano doc, Lello Analfino. “Tutto è nato così, per caso, con Lello e Orazio Torrisi (direttore del Brancati n.d.a.) che si è subito buttato in questa avventura – spiega l’artista. È un’occasione per tornare a teatro, anche se questa volta dall’altra parte, ed è un modo per cercare di mettersi in gioco e di divertirsi, nel senso etimologico di diversificare”.
A teatro poi, c’è ancora il pubblico, parte integrante dello spettacolo, elemento fondamentale che può determinare il successo o meno di una pièce. Nonostante le previsioni più nere del periodo post pandemico. “Ci sono spettatori curiosi, e questo è importante – prosegue – e ci son realtà molto belle, come quella catanese dove c’è un fermento importante e questo fa ben sperare”.
“Una cosa unica, alla quale forse non siamo più abituati, perché i video sul cellulare sono per tutti invece venire a teatro significa che quella cosa è esclusivamente per te quella sera. Quando il pubblico è partecipe e ti dona energia, tu la prendi e la restituisci. Quindi, lasciate a casa i telefonini e andate a teatro”.