Catania, truffa e colluttazione: la Polizia arresta un 21enne VIDEO

Catania, truffa e colluttazione: la Polizia arresta un 21enne VIDEO

Ferite un'anziana e sua figlia. Si era fatto consegnare 20 mila euro in monili
SQUADRA MOBILE
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CATANIA. Si trova agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Un 21enne catanese, A. G. M. (queste le iniziali delle generalità) è stato identificato e fermato dagli agenti della Squadra Mobile di Catania. L’accusa è di rapina aggravata e di lesioni personali aggravate, entrambi posti in essere in concorso con altro soggetto rimasto ignoto. 

L’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica.

La ricostruzione dei fatti

Tutto ha avuto avvio lo scorso 24 gennaio. Con la messa in scena dell’ormai collaudato tentativo di truffa attuata attraverso la modalità “maresciallo dei Carabinieri”. Utilizzando, cioè, l’espediente di contattare telefonicamente un’anziana donna  e di informarla sul fatto che la figlia fosse coinvolta in un grave incidente stradale. 

Senza il pagamento di una somma di danaro o, in alternativa, la consegna di monili d’oro, a titolo di risarcimento del danno, avrebbe corso il rischio di essere arrestata. Da lì, scatta poi la visita presso l’abitazione della vittima di  un giovane con l’incarico, dopo essersi qualificato come appartenente all’Arma dei Carabinieri. E di prelevare somme di denaro e monili.

La colluttazione e l’arresto

La donna si era convinta a consegnargli una borsa contenente monili in oro per un valore di circa 20 mila euro. Nel frattempo, era però sopraggiunta la figlia. Ne è scaturita una colluttazione che ha innescato una reazione violenta, nel tentativo di fuga del truffatore. Un’aggressione che ha visto l’anziana riportare la frattura del femore e la figlia, invece, la frattura scomposta del dito della mano.

Dalle indagini scaturite su direzione della Procura condotte dal personale della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile – basate sulla visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza – il 21enne  è stato individuato. Nella sua abitazione, sarebbero stati rinvenuti anche gli indumenti compatibili con quelli indossati al momento della truffa.


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