CataniaPuò raccoglie l'invito del M5S

CataniaPuò raccoglie l’invito del M5S

"La città è in una condizione tragica. Ci vuole un metodo generoso, un metodo davvero disinteressato e alto", scrivono i componenti del progetto civico.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
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CATANIA – L’appello del Movimento Cinque stelle affinché sia aperto il cantiere progressista in vista del voto amministrativo catanese, chiamando a raccolta le forze che di fatto avevano animato le primarie regionali che hanno portato alla candidatura di Caterina Chinnici, ha già i primi sì. 

Alzano la mano e si fanno avanti gli animatori del progetto civico CataniaPuò, realtà di base costituita sulla scorta dell’appello/manifesto lanciato nei mesi scorsi e che vedeva tra i firmatari l’economista Maurizio Caserta. 

“La scelta del M5S catanese di aprire a un progetto unitario dei progressisti per il rinnovo dell’Amministrazione della città – si legge in un comunicato – va nella direzione auspicata dalla piattaforma civica CataniaPuò, come da altri soggetti politici e della società civile; ma soprattutto da moltissime cittadine e cittadini, libere e liberi, e desiderosi di una vivere una stagione di trasformazione. Riteniamo che a tale apertura, come ad altre che l’hanno preceduta ed a quelle che speriamo possano accompagnarla, debbano seguire atti concreti e coerenti. Un progetto civico e unitario non può basarsi su primazie o primogeniture”.

L’analisi sullo stato di salute della Città è impietosa. “Catania è in una condizione tragica – si legge ancora –. Ci vuole un metodo generoso, un metodo davvero disinteressato e alto, che apra nella città luoghi e momenti di confronto sulle grandi questioni irrisolte e spesso usate come strumento clientelare e affaristico da una cultura politica che ha fatto il suo tempo; tali questioni sono note: rifiuti, trasporti, emergenza sociale ed educativa, ambiente, crisi finanziaria, uso delle risorse e meccanismi di partecipazione democratica, legalità”. 

CataniaPuò apre dunque allo schema lanciato dal Movimento Cinque stelle per individuare l’area del progetto per la città. Ma allo stesso tempo detta alcune regole. “Chiediamo a tutti i soggetti politici di aderire a questo metodo di “consultazione e dibattito aperto”, che proponiamo da alcuni mesi, per dare alla città, in un tempo rapido, le linee di indirizzo di un progetto di cambiamento”, si legge ancora. 

Se l’area si ottiene moltiplicando la base per l’altezza, serve ancora mettere assieme i dati e risolvere il problema. Continua il comunicato di CataniaPuò: “La base da cui partire esiste, non va inventata, ma piuttosto valorizzata e condivisa: è la pratica quotidiana e l’elaborazione consolidata del mondo delle associazioni e della società civile. Quel mondo di produttori di beni comuni grazie al quale, nonostante tutto, la città resiste. Invitiamo dunque a procedere velocemente per darsi un metodo che generi un programma di alto livello”. 

Serve ancora individuare il nome del possibile candidato, del leader.  Nessuno spazio ai “personalismi o dalle ambizioni dei singoli”. Serve – dicono – una “logica condivisa”. 


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