CdA Bellini, il voto dei lavoratori: ora manca solo la Regione VIDEO

CdA Bellini, il voto dei lavoratori: ora manca solo la Regione VIDEO

Antonio D'Amico è stato eletto rappresentante dei dipendenti. Nel Consiglio c'è anche il sindaco di Catania: si attende l'ultimo tassello. E ci sono due urgenze su tutte.

CATANIA – Nuovo Consiglio d’Amministrazione al Teatro lirico Vincenzo Bellini. Terminata, ieri sera, la votazione per il rappresentante dei lavoratori nel Consiglio d’Amministrazione dell’ente. È Antonio D’Amico, della Fistel Cisl, che vince al primo turno senza nessun ballottaggio. Dopo lo spoglio delle schede per l’elezione del rappresentante dei lavoratori nel CdA del teatro Massimo Vincenzo Bellini questi sono stati i risultati; gli aventi diritto al voto erano 189, i votanti 160 e dopo lo scrutinio i numeri sono stati Fistel Cisl con D’Amico  97 voti, Uilcom con Costa 53 voti e Fials con Ferrente che si è ritirato alcune ore prima della votazione, le schede Bianche sono state 3 e le nulle 7.

CdA da completare

Antonio D’Amico è il nuovo rappresentante dei lavoratori nel CdA del Bellini, figura e ruolo che tornano a distanza di diversi anni. “Finalmente”, dichiara subito il neoeletto. Adesso resta soltanto la nomina del rappresentante della Regione per completare la composizione del CdA.

“Stabilizzazioni e Piano Triennale”

Da oggi in carica ci sono Enrico Trantino presidente e Antonio D’Amico, come detto, rappresentante dei lavoratori.
“Il CdA entra nelle decisioni più importanti che riguardano il Bellini – dice D’Amico appena eletto – questo non significa che la Governance attuale non abbia operato nel migliore dei modi. Stabilizzazioni e piano triennale in primis. Ma il CdA resta l’organo amministrativo degno di un teatro lirico come il Vincenzo Bellini – continua D’Amico  – adesso aspettiamo al più presto la nomina, da parte della Regione, del terzo e ultimo componente del CdA. Abbiamo davanti una strada da percorrere con diversi punti da analizzare. A novembre scade la sovrintendenza di Giovanni Cultrera che tante cose ha fatto, in maniera positiva, per il nostro teatro. Bisognerà attenzionare la carenza di personale e i fondi che verranno erogati”.
Il teatro lirico Vincenzo Bellini ha 1/3 del personale in pianta organica ed entro quest’anno molti andranno in pensione con ricadute non indifferenti sul bilancio dell’ente. Un lavoratore con 40anni di servizio, a esempio, dovrà ricevere un Tfr di, circa, 120000/130000 euro. Somme che, se fossero 10 i lavoratori ad andare in pensione, raggiungerebbero la somma di più di 1 milione di euro.

“Non possiamo andare avanti con le audizioni per il personale mancante anche se queste sono servite al teatro per coprire diversi posti – puntualizza D’Amico – aspettiamo una fase concorsuale, ma la legge Madia blocca i concorsi e quindi auspichiamo un intervento della Regione in questo senso”. I nodi legati alla Sovrintendenza, ai fondi e ai pensionamenti saranno tra i primi che il nuovo CdA del Bellini si troverà ad affrontare. Per adesso resta l’attesa per la nomina del terzo e ultimo componente del CdA da parte della Regione.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI