PALERMO – Quella visita del presidente del Parlamento europeo la pagarono di tasca i siciliani. Una cifra non certo astronomica, per carità. Tra l’”affitto” del Teatro Politeama, l’intrattenimento dell’artista Mario Venuti e le spese propedeutiche al convegno, la Regione spese 18 mila euro per l’incontro tra Martin Schulz e il presidente Rosario Crocetta. Un incontro che, già di suo, aveva sollevato parecchie polemiche. Soprattutto a causa della data fissata per l’evento: il 2 febbraio del 2013. Insomma, in piena campagna elettorale per il rinnovo del parlalmento nazionale. “Si è trattato di una manifestazione istituzionale”, aveva spiegato il presidente Crocetta. Ma circa un mese dopo, ecco la “mazzata” dell’Autorità garante per le comunicazioni. Secondo l’Agcom, che ha deciso su un esposto presentato dal Partito dei siciliani, la presenza del presidente del Parlamento europeo Schulz a Palermo non era necessaria, e si è svolta durante il periodo nel quale manifestazioni di questo tipo sono vietate. “L’iniziativa oggetto dell’esposto – si legge nel documento dell’Authority – ricade nel periodo di applicazione del divieto fissato dall’articolo 9 della legge 28/2000 (la cosiddetta legge sulla “par condicio”, ndr)”. Un’iniziativa, quella del Politeama, per la quale non è prevista alcuna deroga alla norma. Una norma che stabilisce che “a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Altro che impersonale, invece. Solo il titolo della manifestazione era tutto fuorché “impersonale”: “L’Europa e la Sicilia: Martin Schulz e Rosario Crocetta”. E già in quei giorni, in tanti, tra gli esponenti dell’opposizone chiedevano notizie sulla spesa per l’evento. Chi ha pagato insomma la manifestazione voluta da Crocetta in piena campagna elettorale? Semplice: i siciliani. Attraverso i fondi della Regione che fanno capo al capitolo dell’Ufficio rappresentanza e cerimoniale uno degli uffici di diretta collaborazione “all’opera del presidente della Regione”. Così, la cifra complessiva, solo per le attività inerenti la giornata, supera i 17 mila euro. Circa metà dei quali serviti per la performance di Mario Venuti: 8.470 euro per la precisione, girati all’associazione culturale Quetic. Oltre cinquemila euro invece (5.203 euro) sono serviti per l’”affitto” del Teatro Politeama e sono andati alla Fondazione Orchestra Sinfonica, il cui sovrintendente è proprio uno degli assessori di Crocetta: Ester Bonafede. Il resto, è servito per pagare i servizi Siae (871 euro), il cosiddetto “service” (videoproiettore, microfoni, impianti: 1840 euro), il rinfresco portato dalla cooperativa Placido Rizzotto (880 euro) e una notte all’Hotel Politeama per 90 euro. Tutto offerto dal Cerimoniale della Regione. Spese che verranno caricate, infatti, sul capitolo di bilancio che ammonta a circa 700 mila euro. E che nel frattempo è stato “eroso” da altre spesucce. Istituzionali spesucce, per carità. Il presidente, per esempio, teneva molto a un’altra manifestazione, quella del 15 maggio: la festa dell’Autonomia siciliana. Una manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi inizialmente a Villa Malfitano. Poi, complice il rischio pioggia, ecco il trasloco al Politeama. Un teatro che a quel punto andava riempito. E una mano l’hanno data i ragazzini delle scuole siciliane. Caricati su cinque pullman noleggiati dalla Regione al prezzo di 2.200 euro. Alti tremila euro sono serviti per quattro hostess, per il personale del teatro, per la Siae e per la sorveglianza dei vigili del fuoco.
Ma dove la Regione non vuole fare brutta figura è certamente a tavola. Al pranzo “offerto dal presidente della Regione” in occasione della visita del presidente della Camera Laura Boldrini, ad esempio, partecipano la bellezza di 28 persone. Una “tavolata” che costerà ai siciliani 1.400 euro. Tra i piatti previsti un ottimo risotto agli agrumi, trancio di pesce spada panato con mentuccia, gelato vaniglia con fragoline di bosco e acqua vino e caffè compresi. Ancora più affollata è invece la tavola organizzata in occasione della visita di Jia Qinglin, presidente della Conferenza consultiva politica del popolo cinese. In questo caso, la Regione sceglie la strada del “catering”. Si mangia infatti nella Foresteria di Palazzo d’Orleans. Gli invitati? Sono ben 45. E costano alla regione 3.465 euro. In altre occasioni, invece, il presidente ha scelto la via assai più economica del cocktail: 400 euro per quello offerto in occasione dell’esposizione della “Lejane di Centuripe” a Palazzo d’Orleans, 2.400 euro quello organizzato in occasione dela “seduta straordinaria del Consiglio regionale dell’Unione ciechi e opovedenti” dell’11 dicembre scorso, 1.700 euro per l’aperitivo di Natale offerto il 18 dicembre a 250 persone.
Insomma, la Presidenza tiene a fare bella figura con gli ospiti dell’Isola. Per questo, probabilmente, appena insediatosi, il governatore ha disposto il “Riassortimento delle bandiere della Regione siciliana”. Si tratta di 20 “bandiere economiche” dal costo di 35 euro l’una, di 6 bandiere “eleganti per interno” (costo 170 euro l’una), e 10 bandiere “per esterno” (90 euro l’una.). Il costo complessivo per i nuovi vessilli del presidente è di 3.170,20 euro. E tra il materiale “necessario alle attività di rappresentanza dell’onorevole presidente” ecco spuntare anche nuove coppe, medaglie in ottone raffiguranti la Trinacra, distintivi con lo stemma della Regione siciliana. Tutto per l’importo complessivo di 6.200 euro. Intanto, il governatore decide anche di farsi prepaarare un po’ di biglietti da visita nuovi di zecca: per piazzare finalmente la carica “Presidente della Regione” sotto il nome di Rosario Crocetta, la Regione spenderà altri 1.750 euro. Ma non mancano i finanziamenti del Cerimoniale a manifestazione sparse un po’ su tutto il territorio siciliano. Dal “Premio Natale” di Tremestieri etneo (mille euro) all’Oscar del calcio siciliano a Vittoria (2.500 euro), dal “1 May Day 13” di Piana degli Albanesi (1.500 euro per un pranzo), al “Cinquantesimo raduno internazionale dei sommegibilisti” organizzato a Catania (altri duemila euro per un cocktail). Intanto, tra Natale e Capodanno, il presidente decide di dotarsi di un migliaio di calendari, in vista del 2013, l’anno della rivoluzione. Così, incarica la ditta Salvatore Lauricella del Parco Ornitologico-Villa d’Orleans. Il costo? Più di 3.800 euro. Poche settimane dopo, avrebbe chiesto a Lauricella di lasciare lì gli uccelli del Parco d’Orleans. E di sloggiare. Senza tante cerimonie.