Cenere vulcanica, Galvagno: "Reperire i fondi per l'emergenza"

Cenere vulcanica, Galvagno: “Reperire i fondi per l’emergenza”

Polemiche sull'aeroporto. Messina (FdI): "Pronta interrogazione al ministro"

CATANIA – “Per tante comunità del Catanese quello appena trascorso è stato un Ferragosto rovinato dagli effetti dannosi della cenere vulcanica proveniente dall’Etna”. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, interviene sui disagi provocati dall’ennesima pioggia di cenere lavica che, nel giro di qualche settimana, è caduta sul territorio etneo.

“Problemi gravissimi a cittadini e amministrazioni”

“Un problema forse sottovalutato in altre zone dell’Isola, ma che provoca problemi gravissimi ai cittadini e alle amministrazioni”, ha detto.

“Per questo motivo, dopo aver sentito il sindaco Enrico Trantino, mi sono fatto carico di portare la questione all’attenzione del presidente della Regione Renato Schifani, che ringrazio per la sensibilità con cui ha recepito la mia segnalazione”.

“Auspico – ha detto ancora il presidente Ars – che, nella prima manovra di assestamento del bilancio regionale, vengano reperiti i fondi necessari per fornire un aiuto concreto ai sindaci e a tutti quei siciliani costretti ad affrontare i disagi piccoli ed enormi provocati dalla cenere”.

Messina (FdI): “Interrogazioni sulla gestione dell’emergenza in aeroporto”

Arrivano le polemiche su Fontanarossa. “Nei prossimi giorni interrogherò il Ministero delle Infrastrutture, l’Enav e l’Enac per capire se ci siano carenze nella gestione dello scalo aeroportuale”. Ha fatto sapere il parlamentare catanese di FdI, Manlio Messina, in merito ai disservizi prodotti dalla sabbia lavica sull’aeroporto.

Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati per affrontare questa situazione con maggiore celerità”, ha sottolineato. “Magari mi sbaglio, ma ritengo che nel 2024 dovremmo disporre di mezzi idonei per rendere l’aeroporto operativo più velocemente rispetto ai tempi attuali”.

E aggiunge: “È necessario anche valutare quanto si stia facendo per potenziare l’aeroporto di Comiso, affinché sia in grado di assorbire i flussi di traffico che vengono regolarmente dirottati da Catania”.

E continua: “L’aeroporto di Catania è troppo strategico per permettere che la questione della cenere vulcanica venga trattata con superficialità da parte dei gestori dello scalo”.

Messina annuncia una seconda interrogazione, ma a Daniela Santanché. “Interrogherò il Ministero del Turismo per comprendere se intenda sostenere la città di Catania e il suo hinterland con una campagna mediatica che chiarisca come gli eventi legati all’Etna non siano catastrofici, come a volte appare su certi quotidiani, anche esteri.

E spiega: “Si tratta di fenomeni sporadici che non arrecano alcun pericolo per la cittadinanza e i turisti”.

La situazione sull’Etna: il punto

Il punto. Torna la calma sull ‘Etna dopo la spettacolare eruzione della notte di Ferragosto con una intensa fontana di lava dal cratere Voragine. L’attività del vulcano che sovrasta Catania si è poi conclusa all’alba.

L’alta nube di cenere dal vulcano ha portato alla sospensione fino al pomeriggio dell’attività dell’aeroporto di Fontanarossa. Venti i voli dirottati.

La fontana di lava, secondo quanto comunicato dall’Istituto di Geofisica e Vulcalologia, si è gradualmente esaurita a partire dalle ore 2:30 circa per cessare intorno alle ore 3:20.

La fontana di lava ha prodotto una nube eruttiva che, nella fase più intensa, ha raggiunto un’altezza di circa 9.5 km sul livello del mare e si è dispersa principalmente nei settori sud ovest e sud est.

 Il sindaco Enrico Trantino ha esortato a “non deporre la terra raccolta nei balconi in strada, ma di conferirla nei centri comunali di raccolta“.


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