Cgil Catania, via al congresso provinciale - Live Sicilia

Cgil Catania, via al congresso provinciale

La nota: “Catania è uno degli ingranaggi deboli della ripresa lenta e problematica del nostro Mezzogiorno”

CATANIA – È iniziato questo pomeriggio il diciassettesimo congresso provinciale della Cgil, dal titolo “A Catania il lavoro crea il futuro”. La nota del sindacato che riassume la prima sessione di lavori.

Il testo della nota

“Catania è uno degli ingranaggi deboli della ripresa lenta e problematica del nostro Mezzogiorno. Eppure ci sono ancora grandi opportunità in corso per la città, la Cgil le segue con estrema attenzione e vuole essere parte attiva dello sviluppo”. Quello del sindacato più grande e rappresentativo è un giudizio senza sconti sulla città e sulle sue contraddizioni: Catania registra un evidente peggioramento della qualità della vita; è sporca, caotica e con un indice di povertà in continuo aumento. La percentuale di famiglie povere catanesi rilevata nel 2022 è del 10 per cento, uno dei dati più alti rispetto al resto d’Italia. Ma nonostante tutto, per la Cgil permane anche la ferma convinzione che gli ingredienti per la ripresa ci siano ancora tutti. La reale concertazione tra istituzioni e le forze sociali potrebbero fare la differenza.

La Cgil di Catania è approdata oggi pomeriggio al suo 17° congresso provinciale scegliendo un titolo non casuale: “A Catania il lavoro crea il futuro. Diritti e idee per un sindacato del cambiamento” ; e ci arriva dopo avere organizzato 312 assemblee di base, con la partecipazione di oltre 22.000 iscritti in rappresentanza di 58.943 tesserati. Lo ha fatto aprendo i lavori con un emozionante reading dell’attore Nicola Costa su un testo del padre del sindacato, l’amatissimo Giuseppe Di Vittorio, e con un video girato a Catania che racconta la vita di una famiglia di lavoratori che nel ripercorrere le sue diverse generazioni, descrive di fatto anche la presenza costante del sindacato nella vita di tutti i giorni.

Ai lavori ha dato ufficialmente il via la giovane Nadia Pyneandee, cittadina italo mauriziana, volontaria del sindacato e impiegata nell’Ufficio Immigrati e nel Caaf Cgil In platea, straripante come sempre in occasione dei congressi, erano presenti anche la prefetta Maria Carmela Librizzi, il questore Vito Calvino (entrambi sono intervenuti sul palco), deputati, senatori e rappresentanti delle istituzioni e dei partiti, delle Forze dell’Ordine e delle organizzazioni datoriali, nonché i segretari generali di Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci. Ai lavori hanno partecipato Laura Ghiglione della Cgil nazionale e il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.

La condanna alla guerra

La relazione del segretario generale, Carmelo De Caudo, ha aperto con la ferma condanna di tutti i regimi e di tutte le guerre, in particolare di quella russo-ucraina, e ha sottolineato che un sindacato che guarda al presente con lucidità non può ignorare i rischi sempre attuali del fascismo e degli attacchi alla democrazia. Fortissima anche la condanna al regime iraniano: “Il futuro dipende anche da noi seduti in questa sala. E il futuro è anche quello che riguarda il lavoro nella nostra Città e nella nostra provincia”.

Le emergenze

Per De Caudo sono cinque i temi che coincidono con altrettante grandi emergenze a Catania, e più in generale, in Sicilia: la sanità, l’istruzione con tutto il suo carico di evasione scolastica e di povertà educativa; l’aumento delle famiglie in Povertà; le infrastrutture che continuano a mancare e l’indice di disoccupazione catanese del 31,1 per cento, come da dati ISTAT del settembre 2022, che è tra i più alti del resto d’Italia. Catania rispecchia in pieno l’identikit consegnato dagli ultimi dati del rapporto Svimez 2022 “che rappresentano una realtà drammatica con la quale dobbiamo fare i conti”. De Caudo ha fatto riferimento alla “stasi amministrativa” di Catania in conseguenza della sospensione del suo primo cittadino avvenuta un anno fa.

“Le conseguenze terribili del vuoto istituzionale si sono manifestate negli ultimi dodici mesi – ha detto De Caudo- danneggiando il quadro cittadino già difficile, provato da vecchie crisi mai risolte e dal dissesto economico finanziario del Comune del 2018”. La Cgil segnala, ad esempio, l’assenza della “Cabina di regia” territoriale, così come sancito dall’ “Accordo Nazionale Governo- Sindacati sulla partecipazione e il confronto nell’ambito del piano integrato previsto dal PNNR, e crede sia possibile “un’ inversione di rotta puntando su nuove politiche di sviluppo, occupazione, inclusione sociale; su azioni che mirino a intercettare e valorizzare gli investimenti”. Il segretario generale sottolinea che “dalle imminenti elezioni amministrative ci aspettiamo il massimo della responsabilità politica, indipendentemente dalle ideologie di riferimento, e soprattutto chiediamo con forza un plus di intelligenza e di coscienza civica. Quest’ultima ci appare oramai essenziale in una città in gravi difficoltà come la nostra. Vogliamo un voto libero da ogni condizionamento mafioso e criminale”.

La chiusura di oggi

I lavori di oggi sono stati chiusi da Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia. “Una grande città come Catania risente come ovvio delle criticità che investono l’ ìntera regione. Ha anche però dei punti di forza, delle eccellenze su cui occorre puntare nel momento in cui, auspichiamo presto, si ridisegnerà una nuova politica industriale per la regione che tenga conto dei processi di transizione ecologica, energetica, digitale inevitabili. E’ una città che ha mostrato e continua a mostrare vitalità e dinamismo, pur nelle enormi difficoltà della fase storica, ma che conserva anche sacche di degrado. Nelle sue contraddizioni è un po’ l’emblema di una Sicilia che vorrebbe ripartire, che ha grandi potenzialità, ma che trova ancora il freno di politiche del Mezzogiorno inadeguate e di politiche regionali che ancora non trovano una direzione compiuta. Il nostro piano del lavoro contiene tutti gli elementi che possono giovare al rilancio della città e dell’intera area, della sua industria, dell’agricoltura e di tutti i settori produttivi. Bisogna crederci e insistere sui grimaldelli degli investimenti e della legalità, per smuovere le acque. Su questi binari si muoverà la nostra iniziativa”. Domani i lavori proseguiranno per tutta la giornata e prevedono l’elezione del segretario generale.


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