Cinghiali alle falde di Monte Pellegrino, dalle istituzioni nessuna risposta - Live Sicilia

Cinghiali alle falde di Monte Pellegrino, dalle istituzioni nessuna risposta

Il disagio è stato condiviso dal consigliere della settima circoscrizione Natale Puma di Forza Italia, che ha ha inoltrato la segnalazione agli organi competenti

PALERMO – Da dieci anni si presenta lo stesso problema: la presenza di cinghiali alle falde di Monte Pellegrino. Il disagio è stato più volte segnalato al Comune di Palermo dal consigliere della settima circoscrizione Natale Puma di Forza Italia. Puma ha, inoltre, inviato la segnalazione sia al Corpo Forestale, sia alla Prefettura. Ad oggi non è pervenuta nessuna risposta in merito.

Recentemente qualche cittadino ha ripreso con il proprio smarthphone i cinghiali mentre passeggiano indisturbati proprio nella zona. “Quando cala il buio tutto ciò – commenta Puma – diventa ancora più pericoloso. Frequentare la zona (in estate molto vissuta) è davvero rischioso”.

“Ho già da tempo – continua Puma – segnalato alla Prefettura, al sindaco Leoluca Orlando e al Corpo Forestale questo problema, ma ad oggi abbiamo assistito solo ad un nulla di fatto. Ricordo – sottolinea Puma – che questi animali, se si sentono in pericolo, possono arrivare ad uccidere, come già è successo nelle Madonie”.

“Tutti gli animali non microcippati e che si trovano sul suolo cittadino – spiega Puma – sono sotto la responsabilità del sindaco”. “L’ unica soluzione è catturarli e farne cibo per rapaci – conclude Puma – ovvero per quegli animali che, anche loro, a causa degli incendi, parecchio frequenti nel periodo estivo, rischiano l’estinzione”.

“Abito da sempre in via Cardinale Luadi. Sia di inverno che di estate, al calare della sera – commenta S.P., una residente dalla zona – siamo invasi dai cinghiali. Anche andare a prendere l’auto nell’area limitrofa adibita a parcheggio diventa una vera e propria impresa. Figuriamoci, passeggiare con i propri bambini o portare le buste della spesa. Spero che si intervenga quanto prima”.

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