Collegato e Finanziaria insieme | E nel testo tornano le assunzioni - Live Sicilia

Collegato e Finanziaria insieme | E nel testo tornano le assunzioni

Torna la norma per reclutare nuovo personale all'Arpa. Il resto va nello stralcio da approvare in una settimana, insieme alla manovra.

LA COMMISSIONE BILANCIO
di
3 min di lettura

PALERMO – Le norme stralciate non possono rientrare in Finanziaria. L’ipotesi ventilata in Commissione Bilancio ieri stava inasprendo i rapporti tra maggioranza e opposizione e per il governo era un rischio troppo alto in vista del voto della prossima settimana. Così, ecco la soluzione proposta poco fa, alla fine di una lunga riunione, “d’intesa con la presidenza dell’Ars”: il disegno di legge collegato arriverà in Aula assieme alla Finanziaria e sarà esaminato dal Parlamento regionale nell’ambito della corrente sessione di bilancio.

Una decisione che arriva dopo l’ennesimo momento di tensione che ha portato il presidente Savona a dover sospendere i lavori. Alla riunione del consiglio di presidenza della Commissione questa volta ha partecipato anche il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché. “Il disegno di legge n.231 Stralcio I – ha comunicato il presidente della seconda commissione, Riccardo Savona – è trasmesso alle Commissioni di merito per il parere di competenza che dovrà arrivare entro la mattina di lunedì 23 aprile al fine di consentire alla commissione Bilancio di concludere l’esame e di esitare il testo per l’Aula entro martedì 24 aprile”. Insomma, come detto le norme restano nel “collegato”, ma quest’ultimo dovrà essere esaminato insieme al legge di stabilità e bilancio. Tutto in una settimana.

Intanto, rientrano in Finanziaria le assunzioni all’Arpa, ovvero il comma 1 dell’articolo 6 che era stato inizialmente stralciato. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, recita la norma, è autorizzata “ad avviare le procedure per l’assunzione di nuovo personale” nel rispetto “dell’effettivo fabbisogno e della sostenibilità Finanziaria”. Assunzioni che passerebbero però attraverso una deroga del blocco ai nuovi contratti nella pubblica amministrazione e negli enti regionali, ancora in vigore. “Ho presentato un emendamento soppressivo per le assunzioni nell’Arpa – ha annunciato Cateno De Luca, componente della commissione – perché la Regione siciliana ha già troppo personale non utilizzato in modo efficace, incluso quello presente nell’albo unico delle disciolte partecipate. Ho presentato più emendamenti che prevedono divieti assoluti per arruolamenti di nuovo personale in qualunque ramo dell’amministrazione regionale: enti e società e anche Ars. Se il governo insiste su questo tema l’aula si trasformerà in un Vietnam”.

“Non condividiamo la scelta di forzare il blocco delle assunzioni – commenta Baldo Gucciardi, parlamentare regionale del Pd e componente della Commissione. Pensiamo, tra l’altro, che la norma se approvata sarà impugnata dal Consiglio dei ministri. È un precedente che l’Ars doveva risparmiarsi. Inoltre, intasare ulteriormente con il collegato la sessione di bilancio in prossimità del 30 aprile non agevola il lavoro di commissione e parlamento a scapito della qualità della legislazione che dovrà essere prodotta”. “Siamo contrari alla reintroduzione delle norme stralciate. Sarebbe gravissimo disattendere alle regole e questo costituirebbe un pericoloso precedente”, ha detto Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 stelle.

Torna anche nel testo originario la norma che prevede l’Istituzione dell’Autorità di bacino del distretto Idrografico della SiciliaTutto il resto – tutto ciò che era stato stralciato – sarà discusso con il “collegato”. A cominciare dall’accorpamento di Ircac e Crias in un unico ente regionale, norma che aveva contribuito a far salire di molto la tensione. Solo rimandato l’accorpamento dei due enti con Irfis, una “mossa” che non convince anche esponenti della maggioranza. A proposito di Irfis tornano anche i commi dell’articolo 8 per cui era previsto l’adeguamento al Testo unico sulle società partecipate. Nel collegato anche l’istituzione dell’Agenzia regionale per la casa e l’abitare sociale (Arcas) e della riorganizzazione del settore dei Beni culturali. Su molte delle norme stralciate il servizio studi dell’Ars aveva espresso critiche anche assai dure. 

Nel pomeriggio la Commissione Bilancio, ha proseguito nell’esame degli emendamenti presentati al testo della Finanziaria. Tra quelli approvati, l’aumento ai fondi per i disabili (da 122 a 152 milioni), uno che recepisce la legge Madia e sblocca il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari dei Comuni a partire dall’entrata in vigore della legge ed entro il 2020 e uno che stanzia a partire dal 2018 dal Fondo delle Autonomie locali una quota di 10 milioni di euro e un sistema premiale dei comuni “virtuosi” che raggiungono importanti risultati sul fronte dei servizi e della visibilità turistica. Ma la corsa contro il tempo si fa ancora più difficile. Entro il 30 aprile, oltre a Finanziaria e bilancio, bisognerà approvare anche il “pesante” collegato.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI