Colpito in testa da un proiettile |In città nove feriti, tre agli occhi - Live Sicilia

Colpito in testa da un proiettile |In città nove feriti, tre agli occhi

Ha 32 anni, è ricoverato al Policlinico. Altre due persone sono rimaste ferite gravemente: le schegge dei petardi si sono conficcate negli occhi. Ancora feriti al Garibaldi e al Vittorio. L'assessore Cascone: "Vittime involontarie della stupidità ed incoscienza di quanti hanno sparato".

Bollettino di Capodanno
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Botti a CataniaCATANIA – E’ stato colpito alla testa da un proiettile vagante ed ora è in prognosi riservata: un 32enne di Catania è stato ferito mentre festeggiava il Capodanno. E’ adesso al Policlinico, ricoverato nel reparto di Oculistica. E’ solo uno delle nove persone che hanno passato la notte in ospedale, piuttosto che a brindare. La temuta mattanza pirotecnica c’è stata, nonostante i divieti, i controlli, i consigli. Altre due persone sono state ferite gravemente agli occhi, per colpa di schegge che si sono conficcate in faccia durante i festeggiamenti.

Al Vittorio Emanuele sono arrivati due feriti, e altri quattro sono stati medicati al Garibaldi. Nella notte l’ufficio postale di via Plebiscito è stato preso di mira: l’ingresso è stato crivellato di colpi, ma secondo i carabinieri, che hanno avviato le indagini, non si tratterebbe di un atto intimidatorio.

Eppure contro i botti di fine anno a Catania è nato anche un gruppo su Facebook che si chiama “Botti e Petardi? No Grazie!” e conta 2051 persone: “Come temevamo – scrive uno dei creatori del gruppo l’assessore alla Mobilità Santi Cascone – arrivano le notizie dei tanti feriti di questa notte, alcuni vittime involontarie della stupidita’ ed incoscienza di quanti hanno sparato”.

La mobilitazione su Facebook riguardava anche gli amici a quattro zampe: “Sono tante le segnalazioni che arrivano di animali domestici dispersi o sotto shock – aggiunge Cascone – vittime di azioni demenziali e spregiudicate. Turillo, un dolce meticcio di pelo bianco, e’ disperso; questa notte e scappato dal giardino della casa in zona Reitana di Michele e Carolina, ora alla disperata ricerca. Mi chiedo, come e’ possibile tanta barbarie e mancanza di rispetto?”.

 


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