Come stanno i Parchi siciliani? Se n'è parlato a Catania

Come stanno i Parchi siciliani? Se n’è parlato a Catania

Un ampio confronto tra quanti operano in un ambito che racchiude un patrimonio di Storia e Ambiente
IL CONVEGNO
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CATANIA. Carmelo Nicoloso, componente del Direttivo Comitato Parchi Nazionali Sicilia, interviene sul Convegno dedicato alla storia ambientale, tema che ha infiammato il dibattito pubblico in questi ultimi mesi tra cambiamenti climatici e politiche rivolte a un’attenzione maggiore verso l’ecosostenibilità e organizzato, nel capoluogo etneo, dalla Società Italiana di Storia Ambientale e dall’Università. Un Convegno sulla Storia Ambientale che ha messo in luce la verità sulle alterne vicende della Conservazione della Natura in Italia e sulla vita tormentata dei Parchi Nazionali e di quelli siciliani.

Una Storia tanto ricca e preziosa quanto, purtroppo, ignorata e spesso dimenticata. Non si potrebbe discutere oggi di ambiente e natura, se non vi fosse stato, già da molti decenni, l’impegno deciso e lungimirante di alcuni straordinari pionieri siciliani “che talvolta la storiografia ufficiale stranamente dimentica”. Anna Giordano, paladina delle battaglie contro le stragi di volatili dello Stretto di Messina, Angelo Priolo, ornitologo fin da giovanissimo che ha documentato nel 1966 l’estinzione del Grifone nell’isola o come la Coturnice di Sicilia (Alectoris graeca whitakeri),  Franco Russo protagonista delle marce vincenti per la Riserva dello Zingaro e primo direttore nel Parco dell’Etna, Francesco Alaimo scrittore, giornalista e fotografo naturalista, storico presidente del WWF Sicilia. E soprattutto Giuseppa Di Franco Lino, detta Nuccia, attivissima promotrice della Natura, dei Centri Recupero Fauna e delle Aree protette, con l’aiuto instancabile del coniuge Luigi Lino, dapprima nel WWF, e poi nel Fondo Siciliano per la Natura.

“Forse senza di lei il Parco Regionale dell’Etna, questa autentica meraviglia che qui abbiamo la fortuna di ammirare e far conoscere anche a livello internazionale, non sarebbe mai nato – dice Carmelo Nicoloso componente del Direttivo Comitato Parchi Nazionali per la Sicilia – e proprio dalla realtà di queste storie, dalla forza di queste personalità, dalle idee da loro promosse, dovremo oggi trarre ispirazione per continuare l’opera, respingendo le insidie e i pericoli che si affacciano all’orizzonte, e facendo della Sicilia, come merita, il vero gioiello ecologico nel cuore del Mediterraneo”. La letteratura sui parchi di questi ultimi anni, si e’ arricchita di molti interventi volti alla loro difesa. Dopo la legge quadro sulle aree protette (1991) che ha rappresentato un grande successo per le aree protette del nostro paese, i parchi nazionali sono andati incontro a un periodo di grande crisi. Carmelo Nicoloso precisa “un continuo peggioramento nei Parchi Regionali in Sicilia. Si attende da oltre un decennio l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, al momento istituito solo quello di Pantelleria”. 

In questo 1° convegno sulla Storia Ambientale in Italia è stato posto in essere un’occasione di ampio confronto tra quanti operano in tale ambito, con l’obiettivo di censire lo stato dell’arte delle ricerche, con l’intento di dare una forma “istituzionale” a una serie di esperienze di ricerca consolidate nella prassi sia nel dibattito pubblico sia sul piano accademico. “Promuovere una maggiore coesione tra gli studiosi  che negli ultimi anni hanno mostrato grande vitalità e dinamismo – continua Nicoloso – ma,  purtroppo, la programmazione delle numerose sessioni programmate nei 3 giorni di convegno, hanno trascurato una significativa porzione storica nella Conservazione della Natura, in particolare di alcune significative testimonianze riguardanti personaggi storici siciliani”. Il convegno e’ stato l’occasione per incontrare due grandi botanici quali Franco Pedrotti e Francesco Maria Raimondo. “Abbiamo condiviso con loro due straordinarie esperienze – continua Nicoloso – alla Ducea di Nelson, gia’ Abbazia Benedettina di Santa Maria di Maniace e nel Parco Regionale dei Nebrodi, dove il professore Raimondo ha accompagnato il collega botanico sul sito dove si trova una specie a lui intitolata il Pyrus Pedrottiana e fargli ammirare alcuni endemismi, alberi monumentali e lo straordinario paesaggio forestale del piu’ grande Parco Naturale Regionale in Sicilia”.


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