CATANIA – Il Comitato SOS Villa Bellini invia una missiva destinata al sindaco Enzo Bianco. La pubblichiamo integralmente.
Le sottoponiamo dieci nuove domande sul Giardino Bellini, che si aggiungono alle precedenti 12 alle quali non è stata mai data risposta dal suo predecessore come più volte richiesto anche a mezzo stampa.
1) Perché ad oggi non si è voluto rispondere alla richiesta del 15 luglio 2013, espressa anche a mezzo stampa, di istituire una Commissione d’indagine amministrativa sui lavori di riqualificazione al Giardino Bellini?
2) Perché ad oggi risulterebbe che la Sovrintendenza ai Beni Culturali e paesaggistici di Catania non ha potuto esprime il suo nulla-osta obbligatorio sulla congruità e conformità dei lavori di riqualificazione ( forse non sono stati del tutto realizzati?) anche in considerazione del fatto che il Giardino Bellini è un ‘monumento vivente’ e dunque un bene pubblico protetto e regolato dal Codice dei Beni Culturali?
3) Perché è stato richiesto, visto il punto precedente, tramite delibera un ulteriore finanziamento POR 2006/2016 per il restauro della Casina e del Labirinto ipogeo (o, se si vuole, criptoportico) del Principe Biscari quando questo avrebbe dovuto essere realizzato, a nostro avviso, con il finanziamento precedente POR 2000-2006 e con l’appalto del 2006?
4) Perché dopo le continue insistenze sulle spese e sui lavori di riqualificazione appaltati definitivamente Nel luglio 2006 con importo aggiudicato di 11 milioni di euro (24 miliardi di lire), non è stata mai resa pubblica la rendicontazione finale, della quale si sconosce la prevista presentazione all’UE?
5) Perché non è stato mai reso pubblico il quantitativo di denaro comunale trasferito alle somme già previste dal bando di gara e se questo sia stato prelevato dal capitolo di bilancio riguardante la messa in sicurezza delle scuole, anche al fine del il rischio sismico?
6) Le relative sanzioni in denaro imposte dall’unione Europea a danno del Comune per non avere pubblicato la gara d’appalto sui lavori alla Villa sulla gazzetta ufficiale dell’UE (€ 2.718.393,78, ovvero il 25% dell’aggiudicazione dei lavori) da dove sono state prelevate e chi avrebbe dovuto sborsarle se sono state riconosciute delle responsabilità ?
7) Visto che il Giardino Bellini è in uno stato continuo di depauperamento, non solo per i vandali ma per restauri o rifacimenti realizzati, a nostro avviso, in modo poco professionale e non aderente al capitolato d’appalto, è stato fatto un censimento di quegli aspetti che già da tempo, dopo solo meno di quattro anni dalla fine dei lavori, sono ridotti in pessime condizioni e da rifare?
8) Perché ad oggi non si è voluto fare chiarezza, non essendosi mai saputo se è stata presentata denuncia in merito all’incendio che da molti è stato considerato doloso che distrusse la Casina cinese? E perché non è stato preso in considerazione l’intervento durante una seduta specifica al Consiglio Comunale di una Assessore pro-tempore sulle responsabilità contrattuali di chi doveva restaurare tale struttura chiedendo adesso altri finanziamenti alla Regione da attingere al solito Por europeo di turno?
9) Perché si continua a tamponare una situazione, e sconosciamo se con il parere della Sovrintendenza, per ricoprire le enormi falle della riqualificazione non eseguita o eseguita in modo inappropriato e deficitario, se non depauperante, così come invece avrebbe dovuto essere, nel rispetto della normativa vigente e di quello che sono i canoni storico-architettonici- paesaggistici del Giardino?
10) Perché ancora una volta non si è voluto tenere in considerazione il Codice dei Beni Culturali e il conseguente parere espresso nel 2012 dalla Sovrintendenza in merito a concerti rock, dopo l’intervento del Comitato, che in modo alquanto esplicito affermava che all’interno del Giardino si possono solo promuovere iniziative pubbliche soft, compatibili con il fine e il delicato equilibrio del Giardino affinché lo stesso possa essere conservato nella sua integrità architettonico-paesaggistica?