Comuni in dissesto, c'è la proroga | Salvi per quest'anno 7mila precari - Live Sicilia

Comuni in dissesto, c’è la proroga | Salvi per quest’anno 7mila precari

La Camera ha approvato l'emendamento che prolunga di un anno i contratti dei lavoratori degli enti in difficoltà economiche, inizialmente rimasti fuori dalla norma inserita in Finanziaria. Primo firmatario della proposta l'ex governatore siciliano Capodicasa (Pd).

Legge di stabilità nazionale
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PALERMO – Per il momento sono “salvi” anche loro. La Camera ha appena approvato l’emendamento che estende la proroga dei precari siciliani anche ai lavoratori dei Comuni in fase di dissesto e pre-dissesto. Si tratta di un bacino di circa settemila persone, che pochi giorni fa erano rimasti fuori dalla proroga prevista nella legge di stabilità e che aveva invece “salvato”, seppur solo per un anno, gli altri 22.400 dipendenti a tempo determinato degli enti locali.

In base alla cosiddetta “legge D’Alia”, infatti, per procedere con proroghe finalizzate ovviamente alle stabilizzazioni, i Comuni devono avere quantomeno i conti in ordine. Così, la legge escludeva la contrattualizzazione proprio in quegli enti in una fase di difficoltà finanziaria. Inizialmente si era pensato, riguardo ai settemila lavoratori di questi Comuni a un “paracadute” da prevedere nel cosiddetto “decreto milleproroghe”. Ma non è servito.

Oggi infatti la Camera dei deputati ha approvato l’emendamento che porta la firma di tutti i deputati siciliani del Partito democratico. Primo firmatario l’ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, hanno apposto la propria firma anche il segretario regionale del Pd Fausto Raciti e gli altri parlamentari Berretta, Boccadutri, Schirò, Iacono, Albanella, Burtone, Amoddio, Zappulla, Piccione, Culotta, Ribaudo, Lauricella, Moscatt, Cardinale, Causi, Greco e Taranto.

Il provvedimento è passato anche con i voti di parte del gruppo del Movimento cinque stelle, che in questo caso però si è “spaccato” in Aula. Contrari invece i gruppi di Forza Italia e della Lega Nord con l’eccezione dei deputati Stefania Prestigiacomo, Mariella Gullo e il sardo Settimo Nizzi. “Dopo l’approvazione delle deroghe per tutti i precari degli enti locali in Sicilia – commenta Angelo Capodicasa – abbiamo completato l’opera con quelli che lavorano nei Comuni dissestati senza dover attendere il decreto cosiddetto ‘milleproroghe’”. Capodicasa nei giorni scorsi aveva criticato la scelta del governo di non prevedere una norma per le stabilizzazioni e di procedere alla semplice proroga di un anno. Una soluzione contestata anche da sindacati, forze sociali e dagli stessi rappresentanti dei Comuni che avevano sottoscritto un documento congiunto col governo Crocetta.

Così, anche quest’anno, come negli anni passati, per i lavoratori arriva la “proroghina” all’ultimo momento. Che quantomeno garantirà un Natale più sereno a migliaia di siciliani. Resta in sospeso, invece, la questione riguardante la stabilizzazione di lavoratori a volte precari da vent’anni. Nei giorni scorsi si era accennato alla possibilità di creare una Agenzia che curasse il destino di questi dipendenti. Una idea del sottosegretario Davide Faraone che al momento si è scontrata con questioni di natura finanziaria e per questo è stata ritenuta “inammissibile” dalla Commissione bilancio della Camera. Nella Finanziaria regionale, invece, il governo Crocetta ha inserito una norma che prevede un incentivo decennale ai Comuni che assumeranno i precari e anche delle penalità per quelli che, pur potendo stabilizzare i lavoratori, non lo faranno. Ma se ne parlerà con l’anno nuovo. Anche per il 2015 i lavoratori hanno incassato la solita proroga.


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