"Il picco è ormai vicino"| Musumeci: "Poteri speciali" - Live Sicilia

“Il picco è ormai vicino”| Musumeci: “Poteri speciali”

Il ministro Catalfo: "Reddito d'emergenza ci sarà"

CORONAVIRUS
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L’aumento dei contagi da Coronavirus in Italia è stabile, in lieve rallentamento: 2.477 i casi in più resi noti ieri. Per una sostanziale diminuzione di contagi bisognerà attendere almeno una o due settimane settimane, secondo gli epidemiologi. Balzo dei guariti, altri 1.431. Calano i ricoveri e le terapie intensive. Partono intanto i test sierologici. Scontro sulla Sanità lombarda: Crimi critica la gestione dell’emergenza da parte della Regione, mentre Fontana parla di “briciole da Roma”.

In Sicilia si conferma l’andamento costante dell’epidemia: il numero dei nuovi casi e anche quello dei nuovi decessi rilevato ieri è molto simile a quello registrato nelle 24 ore precedenti: 73 contagi e 7 morti in più. Intanto, nella serata di ieri, il sindaco di Villafrati, una delle ‘zone rosse’ della Sicilia, ha confermato altri due casi positivi nella cittadina del Palermitano. Uno si trova nella Rsa Villa delle Palme, l’altro ed è il primo, non avrebbe avuto mai contatti con la struttura che assiste gli anziani. Sono stati eseguiti altri 32 tamponi e solo due sono risultati positivi. “In questi giorni – ha detto Franco Agnello – inizieremo la sanificazione delle strade del comune grazie agli uomini della forestale e un cittadino che vuole restare anonimo che ha donato tutti i prodotti per la sanificazione”. Una dottoressa giovane specializzando oggi prenderà servizio nella Rsa. Lo ha comunicato il direttore generale Daniela Faraoni. Nella Rsa ci sono 50 pazienti positivi e 24 tra i dipendenti. Sei gli anziani che sono morti nei giorni scorsi, tra questi anche Don Silvio Buttitta, parroco palermitano che aveva 83 anni ed era molto conosciuto in città.

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FINE DELLA DIRETTA DI LIVESICILIA

19.54 – “C’è un comparto tra le aziende florovivaiste che sta pagando più di altri il fermo delle attività a causa dell’emergenza Covid-19. Si tratta dei produttori di fiori recisi che in diverse aree della Sicilia rappresentano una realtà economica e lavorativa di grande rilevanza. Basti pensare alle aziende leader del settore che operano nel ragusano e nel trapanese. Ad esempio, il blocco delle attività per le aziende consorziate a Marsala determina perdite settimanali che ammontano ad oltre 150 mila euro. Tra l’altro le aziende che producono fiori recisi non sono state inserite nei provvedimenti del governo nazionale come attività legate alla produzione di beni essenziali. Ed ogni giorno sono così costrette ad ammassare le produzioni per il macero. Una vera ecatombe economica che trascina nel baratro anche i tanti addetti che comunque non possono smettere di lavorare o procedere ad espiantare le produzioni, cosa che determinerebbe un danno ancora più grave. Occorre pensare sin da subito, con la legge finanziaria regionale a come prevedere aiuti economici per le aziende siciliane che producono fiori recisi che in questo momento pagano lo stop della preponderante fetta di mercato costituita da cerimonie, eventi e funzioni religiose. Mi farò carico di un’iniziativa per aiutare queste aziende che stimoli il governo Musumeci a prendere in considerazione la grave crisi del settore”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

19.32 – Tre persone affette da Covid-19 sono morte per insufficienza cardiorespiratoria in ospedali del Messinese. Una 85enne è deceduta al Papardo di Messina e una 83enne al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Entrambe avevano patologie pregresse ed erano state ospiti della casa di riposo ‘Come d’incanto’. Al Policlinico Gaetano Martino di Messina è morto un 64enne che era stato trasferito da Salina con un elicottero del 118.

19.20 – Musumeci: “Chiediamo chiarezza sull’articolo 31”

18.17 – Sicindustria lancia l’allarme: “Non possiamo pagare le tasse”

18.01 – Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 18.686. Di questi sono risultati positivi 1.859 (+68 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.664 persone (+58).

17.47  – Ecco cosa prevede l’articolo 31 dello Statuto

17.15 – Oltre duecento cinquanta mascherine e un Vademecum Covid 19, con tutte le disposizioni igieniche da seguire secondo quanto stabilito dalla direttive ministeriali, che saranno distribuiti gratuitamente ai cittadini con l’acquisto di uova di Pasqua solidali, il cui ricavato andrà in beneficenza. È l’ iniziativa promossa e organizzata dalla Karol Spa per sopperire alla mancanza e alle difficoltà di reperire mascherine, che saranno disponibili nella farmacia Musumeci di Portella di Mare di Misilmeri a partire da domani. “Abbiamo pensato di dare il nostro contributo -spiega l’avvocato Marco Zummo, presidente della Karol – con un piccolo gesto che può aiutare a sentirsi un po’più protetti soprattutto per i soggetti più deboli, coniugando emergenza e solidarietà perché offriremo gratuitamente le nostre mascherine a chi acquista delle uova di pasqua al prezzo di 10 euro, il cui ricavato andrà devoluto in favore del banco alimentare della Caritas Diocesana. Cerchiamo di fare la nostra parte -aggiunge Zummo- e di dare una mano in questo momento in cui si registra grande panico e tensione per la diffusione del coronavirus, e purtroppo anche episodi di sciacallaggio da parte di banditi che propongono l’acquisto di mascherine e detergenti a prezzi esorbitanti. E al tempo stesso sostenendo economicamente i tanti bisognosi che non hanno risorse per vivere”. Insieme alle mascherine la Karol offrirà anche la Karol cure card che garantisce alcuni servizi sanitari ai titolari che si possono consultare sul sito www.karolcarecard.it

16.47 – Il Comune di Petralia Sottana ha donato all’ospedale ‘Madonna dell’Alto’ 100 camici con doppia protezione antibatterica. Sono stati acquistati con i fondi raccolti nell’ambito dell’iniziativa ‘Aiuta l’ospedale di Petralia contro il Covid-19’. I camici, conformi alla normativa vigente, sono già stati consegnati al direttore medico del presidio Madonita e sono adesso nella disponibilità della farmacia dell’ospedale. “Ringrazio il sindaco di Petralia Sottana e la comunità per una donazione che rappresenta emblematicamente la condivisione di una battaglia comune contro il virus – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – siamo grati a chi ha pensato al nostro presidio con un gesto concreto che dimostra la grande sensibilità dei cittadini verso medici ed operatori sanitari impegnati in prima linea nel fronteggiare l’emergenza”.

16.36 – “Accogliamo positivamente la proposta dell’Ance di chiedere al governo regionale di istituire una task force per sbloccare la burocrazia e tutto ciò che serve alle imprese”. Lo dice il segretario della Filca Cisl, Paolo D’Anca, che oggi ha riunito in videoconferenza i segretari provinciali della Filca Cisl Palermo -Trapani Francesco Danese, di Messina Pippo Famiano, di Catania Nunzio Turrisi, di Agrigento-Caltanissetta- Enna, Franco Sodano per discutere dell’argomento e individuare una strategia d’intervento da promuovere per rilanciare la ripartenza delle imprese. “E’ assolutamente condivisibile -continua- la denuncia del presidente dell’Ance, Santo Cutrone perché è inaccettabile che, con la scusa dell’emergenza Coronavirus, molti enti locali stanno ritardando i pagamenti alle imprese e anche diverse stazioni appaltanti hanno posticipato la pubblicazione dei bandi di gara a data da destinarsi. Rispettiamo la priorità del coronavirus ma riteniamo opportuno e urgente sostenere le imprese perché è incomprensibile abbandonarle in questo momento perché significa eliminare totalmente la disponibilità di liquidità, ovvero il collasso. Comprendiamo l’esigenza di fronteggiare l’emergenza sanitaria – continua- ma, come abbiamo più volte sostenuto, esiste anche una emergenza economica a cui far fronte perché c’è in ballo il futuro di molte famiglie di lavoratori. Il governo regionale -conclude- faccia la sua parte e venga incontro anche alle esigenze delle imprese perché, in caso contrario, ci sarà il tracollo economico del sistema produttivo e la ripartenza sarà pura utopia e la crisi sociale invece una drammatica realtà”.

16.26 – “La crisi provocata dal coronavirus rischia di essere un colpo fatale per la Sicilia: il governo regionale prevede una contrazione del 7% e secondo Coldiretti sono oltre 360mila i siciliani che hanno bisogno di aiuto per poter mangiare, il 14% dell’intero Paese. Uno scenario tremendo per un’economia già ingessata e con antichi problemi mai risolti: anche prima del coronavirus il 12,4% delle famiglie versava in una condizione di povertà, come ha segnalato la Banca d’talia, con un tasso d’occupazione tra i più bassi a livello nazionale. Mai come adesso è quindi necessario che politica, sindacati e imprese facciano fronte comune per evitare che l’Isola sprofondi definitivamente, usando al meglio le poche risorse a disposizione: per questo chiediamo al governatore Musumeci la convocazione di un tavolo permanente contro la crisi”. Lo dice il commissario della Cisal Sicilia, Nicola Scaglione, che ha lanciato la sua proposta in una nota inviata a Nello Musumeci.”È facile prevedere che la situazione precipiterà velocemente – continua Scaglione – con un tasso di povertà destinato ad aumentare, sempre più aziende costrette a chiudere, licenziamenti e ricorso agli ammortizzatori sociali. La politica è chiamata a una doppia sfida: da un lato evitare la diffusione del contagio e dall’altro iniziare a programmare da subito la ripresa futura”.

16.06 – La Flai Cgil Sicilia boccia l’utilizzo dei voucher in agricoltura. “L’emergenza sanitaria – dice il segretario regionale dell’agroindustria – non può essere un grimaldello per l’uso di strumenti che mortificano i diritti dei lavoratori mettendo a rischio anche, in questa situazione la loro sicurezza, rendendo il lavoro in agricoltura ancora più precario. Gli strumenti contrattuali per il lavoro stagionale esistono e sono quelli che vanno utilizzati”. La richiesta dei voucher viene in questi giorni dalle associazioni datoriali di settore, per sopperire anche alla carenza di manodopera straniera. “Si pensi piuttosto a fare emergere il lavoro nero o irregolare – sottolinea Russo – a dare dignità all’occupazione del settore e ovviamente a garantire la piena attuazione delle norme anti-contagio”. Il segretario della Flai sottolinea che “soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo il rispetto delle regole e l’affermazione dei diritti sono fondamentali”. “Per venire a capo della crisi e per superarla – aggiunge – non servono scorciatoie sulla pelle dei lavoratori. Essere uniti significa partire dal rispetto reciproco in questo caso del lavoro e di chi lo compie”. La Flai Sicilia chiede all’assessorato regionale all’Agricoltura di proseguire il dialogo e il confronto sul tema del lavoro agricolo di qualità, “cercando le soluzioni adatte ad affrontare questo straordinario e difficile periodo”. (ANSA).

15.57 – Scontro De Luca-Lamorgese, chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti del sindaco

15.42 – “I dipendenti della Sas, Servizi ausiliari Sicilia, hanno diritto come tutti i lavoratori a ricevere puntualmente stipendi e pagamenti, specie se incombe una crisi economica pronta a esplodere anche nella nostra regione in tutta la sua drammaticità. Abbiamo scritto al presidente, al Cda e al collegio sindacale per chiedere un sostegno concreto ai lavoratori”. Lo dicono in una nota Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto, del Siad-Cisal. “Parliamo di quasi duemila lavoratori – dicono Badagliacca e Lo Curto – che ancora aspettano il pagamento della produttività del 2019 (1,2 milioni di euro), di indennità e straordinari del 2019 (quasi 500 mila euro) e del 2020 (altri 100 mila euro): quasi 1,8 milioni di euro che la società deve immediatamente versare per aiutare queste famiglie, specie se monoreddito, ad affrontare il difficile momento”.

15.41 – E’ stata prorogata a Palermo la chiusura delle ville e dei giardini pubblici “fino alla cessazione della situazione di emergenza contro il coronavirus e comunque fino a nuova disposizione”. Lo afferma una nota del capo area del verde urbano.

15.36 – I sindaci trapanesi scrivono una lettera a Musumeci: “Accelerare sui tamponi”

14.30 – Il tampone ha dato esito negativo. Fabrizio Avellone, 30 anni, deceduto nella sua abitazione di Palermo, non aveva il Coronavirus. La tragedia è avvenuta in corso Calatafimi. Secondo una prima ricostruzione, il trentenne lo scorso 31 marzo era stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Civico per un forte bruciore agli occhi, molto gonfi, e un forte mal di testa. Sarebbe stato mandato a casa con le indicazioni di usare un collirio. Dopo 32 ore le sue condizioni sono peggiorate.

Trentenne morto a Palermo, negativo il tampone. Ma la sua morte resta un giallo

14.00 – Invocando l’art. 31 dello Statuto speciale della Sicilia, mai applicato, il governatore Nello Musumeci punta a ottenere una norma di attuazione per esercitare il potere di avvalersi della Polizia di Stato, e dell’esercito di stanza nell’isola, in situazioni di emergenza.

Polizia ed esercito, Nello Musumeci chiede al governo poteri speciali

13.30 – La Sicilia si prepara ad affrontare il picco del Coronavirus, previsto tra il 10 e il 20 aprile. Proprio in relazione a questi due momenti dell’emergenza pandemica l’assessorato regionale alla salute ha elaborato un piano che a regime metterà a disposizione delle strutture sanitarie individuate in ogni provincia 3.405 posti letto: 2.800 per la degenza ordinaria e 605 per la terapia intensiva.

La rete ospedaliera in Sicilia: per l’emergenza Coronavirus 3400 posti letto

13.15 – Arriva la conferma: monsignor Calogero Peri, vescovo della Diocesi di Caltagirone è risultato positivo al Coronavirus. Il tampone a cui è stato sottoposto con urgenza nel pomeriggio di ieri, dopo che lo stesso aveva deciso di recarsi in Ospedale per le complicazioni di quelli che si credevano essere sintomi persistenti di influenza, ha dato esito positivo. Peri è stato dunque trasferito dalla stanza di isolamento in cui era stato alloggiato in attesa dell’esito del tampone, al reparto di malattie infettive.

13.00 – Salgono a quattro i casi contagiati dal Coronavirus a Castellammare del Golfo. Si tratta di un anziano proveniente, trasferito in ospedale. A dare la notizia è il sindaco Nicolò Rizzo: “Informo la cittadinanza che salgono a quattro i casi di positività al coronavirus in città. Le autorità sanitarie mi hanno confermato adesso un altro caso di positività al Covid -19. Si tratta di un anziano che, poiché proveniente dagli Stati Uniti, era subito stato posto in isolamento ed osservazione.

Coronavirus, quarto caso a Castellammare del Golfo

12.00 – Dimesso da poche ore dal reparto malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, non rispetta l’obbligo di permanenza domiciliare imposto dalle autorità sanitarie, ed esce da casa. I poliziotti della Digos di Caltanissetta hanno denunciato un nisseno per il reato di epidemia colposa.

Va a fare la spesa, ma è ancora positivo. Denunciato per epidemia colposa a Caltanissetta

11.30 – La Sicilia ha scelto Benedetto Mineo, ex capo dell’Agenzia delle Dogane e ai vertici di Equitalia, per guidare la speciale task-force istituita per coordinare le misure finanziarie ed economiche necessarie a fronteggiare la grave crisi nell’isola provocata dall’emergenza Covid-19. Il gruppo di lavoro si è insediato stamani a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana.

Task-force per l’economia in Sicilia, alla guida Benedetto Mineo

11.00 – “C’è una parte di cittadini che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Stiamo valutando la platea e l’impatto. Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica”. Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, a Class Cnbc.

Reddito d’emergenza, c’è l’annuncio del ministro

10.15 – “I poteri legislativo ed esecutivo alla Regione hanno giustamente e meritoriamente adottato provvedimenti urgenti per affrontare l’emergenza sanitaria ed economico-sociale provocata dall’epidemia del Covid-19, ma nonostante la gente stia morendo di fame, anche in questo caso il potere burocratico non si vergogna di bloccare tutto”. E’ la denuncia di Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che si riferisce agli atti con i quali il governo regionale ha indicato la necessità di pagare alle imprese tutti i lavori finora eseguiti e di mettere in gara tutti gli investimenti disponibili in infrastrutture.

10.00 – La Regione ha pubblicato le informazioni e la modulistica per l’accesso alla Cassa integrazione in deroga per le imprese sotto i 5 dipendenti e per settori non coperti da altri strumenti ordinari.

Clicca qui per scaricare i moduli

9.30 – Terza vittima da coronavirus in provincia di Ragusa. E’ un 70ene di Scicli che era stato ricoverato ieri in condizioni gravi che è morto stamattina nell’hub Covid-19 dell’ospedale di Modica. Il suo quadro clinico era abbastanza compromesso per la presenza di altre patologie.

Coronavirus, terzo decesso nel Ragusano

9.00 – “Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore, usare misure forti e precauzionali””, ha dichiarato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in un intervento a Radio Capital, rilanciato dall’Ansa. Lo stesso Borrelli a Rai Radio 1 ha chiarito i prossimi passaggi: “Dovremo stare in casa per molte settimane”. Probabilmente incluso il 1° maggio perché “non credo che passerà questa situazione per quella data. Non è una situazione che si risolverà presto, dovremo essere rigorosissimi e credo cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze”.

Borrelli: “A casa anche il primo maggio”


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