Corruzione all'Asp di Palermo, arresti domiciliari per Lupo e Cerrito

Corruzione all’Asp di Palermo, arresti domiciliari per Lupo e Cerrito

La decisione del giudice per le indagini preliminari

PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e concesso i domiciliari a Mario Lupo e Francesco Cerrito. Il presidente della Samot e della Adi 24 scarl, dimessosi dopo l’arresto, sono stati sorpresi mentre il primo consegnava a 2.000 euro in contanti al dirigente dell’Asp dentro la scatola di una bomboniera nel parcheggio dell’ex manicomio di Palermo.

Secondo la Procura, la dazione di denaro fa parte di uno strutturato patto corruttivo. I soldi sarebbero serviti per sbloccare le pratiche di rimborso milionario per le cure palliative ed evitare che le onlus subissero dei controlli.

Cerrito, ad esempio, si sarebbe accorto del reagente scaduto in una provetta e avrebbe avvertito Lupo affinché mettesse le cose a posto. Si parla anche di doppie fatturazioni, segnalate sempre al dirigente dell’Asp affinché non scattassero le ispezioni.

Lupo ha fatto delle ammissioni, sostenendo che i soldi erano un modo per ringraziare il dipendente dell’Asp e sottolineando che in ogni caso le pratiche di rimborso erano regolari. Le onlus non avrebbero percepito un solo euro in più di quanto dovuto. Cerrito ha confessato i fatti fornendo il collegamento fra i soldi e la sua attività.


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